Terremoti, frane, inondazioni, eruzioni vulcaniche, incendi. La storia del nostro Paese è piena di questi tragici eventi: le attività umane e la proliferazione edilizia, molto spesso illegale, si intrecciano con le catastrofi “naturali”. Accanto a tutto questo esiste però la solidarietà dei cittadini che si uniscono per portare aiuti e soccorsi, sostegno e calore umano. La Protezione civile si basa proprio su questa spinta solidaristica. Italiani con gli stivali, il primo libro della nuova collana Biblioteca del Cigno, in 150 pagine ripercorre la storia delle tragedie italiane con gli occhi di chi era lì ad aiutare.
Da Pompei a L’Aquila, da Viareggio a Messina. Protagonisti sono i volontari che aiutano le comunità colpite dall’emergenza. L’autore, Erasmo D’Angelis, giornalista de Il manifesto e storico esponente di Legambiente, ha un preciso intento: raccontare per la prima volta la storia della Protezione civile, perché diventi patrimonio della collettività. Un insegnamento per le generazioni che verranno. Ma anche un monito per evitare che si continuino a costruire edifici abusivi e di scarsa qualità: è un libro choc questo, con fotografie emotivamente molto potenti. Un invito a rivalutare il territorio e promuovere la sicurezza ambientale attraverso politiche adeguate: viviamo su un territorio fragile e questa fragilità costa allo Stato 140 milioni di euro al mese per riparare i danni, investendo troppo poco nella prevenzione. «Un libro utile – scrive Bertolaso capo del corpo nell’introduzione – in qualche modo indispensabile, per ricostruire la memoria che abbiamo perduto», attraverso pagine di cronologia e di spiegazione scientifica, fatti di cronaca e che riportano testimonianze passate e attuali.
Negli ultimi venticinque anni il servizio di protezione civile nazionale è cresciuto al ritmo delle catastrofi: ha accresciuto le proprie conoscenze scientifiche e sviluppato le migliori tecnologie per prevedere e prevenire disastri. Oggi la nostra Protezione civile è una macchina competente, efficiente e organizzativa unica nel suo genere a livello mondiale: salva vite umane e rimuove macerie, dentro e fuori dai nostri confini, opera per la salvaguardia delle opere d’arte. I proventi di “Italiani con gli stivali” saranno devoluti per sostenere la ricostruzione in Abruzzo, dopo il terremoto del 6 aprile scorso.
Legambiente
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