CARTELLO DEI FUNERALI, BLITZ CC CONTRO GANG DI POMPE FUNEBRI

Blitz dei Carabinieri di San Polo d’Enza contro abusi delle pompe funebri reggiane. Secondo le ipotesi investigative gli addetti della camera mortuaria di un ospedale approfittavano dei momenti di sconforto dei parenti dei defunti per indurli a scegliere alcune imprese piuttosto che altre. Per ogni funerale acquisito gli addetti della camera ardente percepivano un “compenso’ […]

Blitz dei Carabinieri di San Polo d’Enza contro abusi delle pompe funebri reggiane. Secondo le ipotesi investigative gli addetti della camera mortuaria di un ospedale approfittavano dei momenti di sconforto dei parenti dei defunti per indurli a scegliere alcune imprese piuttosto che altre. Per ogni funerale acquisito gli addetti della camera ardente percepivano un “compenso’ di 200 euro a defunto. Per il Codacons il racket del caro estinto è diffusissimo in tutta Italia. Già nel 2001 scoppiò uno scandalo a Torino, nel 2008 scoppiò prima a Bari e poi a Milano. Un mese era scoppiato a Caserta.
Per questo l’associazione di consumatori chiede di estendere le indagini a tutti gli ospedali d’Italia. Troppo spesso infermieri, centralinisti o personale delle camere mortuarie di ospedali si affrettano a chiamare le loro pompe funebri amiche in cambio di una tangente che, secondo una stima del Codacons, varia in media da 150 a 350 euro, anche se si può arrivare fino a 500 euro. La tangente varia a seconda della città e del costo complessivo del funerale. In pratica, considerato che un funerale medio (loculo a parte) costa circa 3.500 euro, la tangente varia dal 4 al 10%.
Inoltre il Codacons ricorda il business del caro estinto. Un giro d’affari di 3 miliardi e mezzo di euro per più di 5.000 imprese funebri.
Il Codacons avvisa i consumatori che questi funerali con tangente incorporata, costano mediamente il 30 % in più rispetto al normale. Ecco perchè il Codacons invita i consumatori a non accettare mai l’offerta di agenzie funebri che si presentano come avvoltoi, senza essere state esplicitamente chiamate dai parenti. Anche in queste situazioni drammatiche occorre avere il sangue freddo di dire un no deciso.
Il Codacons ricorda, infine, che sul caro estinto non si sono ancora recepite le indicazioni dell’Antitrust che nel maggio del 2007 aveva evidenziato gravi distorsioni del mercato e che auspicava una netta separazione tra le gestioni pubbliche delle camere mortuarie e dei cimiteri e le attività commerciali delle onoranze funebri. E’ necessario vietare per legge che gli ospedali o i comuni, per garantirsi un’entrata, affidino a una società di onoranze funebri la cura delle camere mortuarie o la gestione dei cimiteri.

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