Chi non si è mai posto la domanda: “che fine avranno fatto i miei vecchi compagni di scuola delle elementari, delle medie, delle superiori o dell’università?” E sopratutto chi non ha mai sognato un mezzo tramite il quale riallacciare i contatti e saperne di più su amici che si era soliti frequentare nel passato ma che avevamo perso di vista per il normale trascorrere degli eventi della vita? Ora tutto questo è possibile grazie a FACEBOOK.Negli ultimi mesi non si parla d’altro, facebook è il nuovo fenomeno di massa. Nacque nel 2004 dall’idea di alcuni studenti di Harvard come semplice social network che permetteva il mantenimento dei contatti tra colleghi universitari. Nel giro di pochissimo tempo ha riscosso talmente tanto successo da riuscire ad espandersi ai paesi europei, tanto che oggi è uno dei siti più visitati anche in Italia.
Il funzionamento è molto banale, dopo l’iscrizione (a cui possono accedere utenti che abbiano compiuto i tredici 13 anni di età e che, se minori di 18 anni, al momento dell’iscrizione frequentino una scuola superiore) si crea la propria pagina personale contenente dati di vario genere, foto e una bacheca.
Successivamente si può cominciare ad alimentare la propria lista di amici richiedendo e accettando amicizie di persone che si conoscono oppure che si vuole conoscere purché iscritte. Le persone con cui si instaura un rapporto di amicizia possono accedere alla nostra pagina personale e leggere la bacheca sulla quale i nostri amici possono lasciare messaggi. Ma con i propri “amici” si può anche conversare in privato: tramite messaggistica istantanea su una finestra di chat, oppure tramite l’invio di messaggi di posta elettronica.
Una volta presa confidenza con il mezzo i risultati sono sorprendenti. Si “rincontrano” infatti persone che non ricordavamo nemmeno di conoscere e questo è utile soprattutto a persone che come me non hanno vissuto tutta la vita nel medesimo posto e hanno intrattenuto rapporti di amicizia con molte persone che poi avevano perso di vista per cause di forza maggiore, è così che ho riallacciato rapporti per esempio con ex compagni di classe dalle scuole superiori alle elementari, con professori desidorosi di ricontattare e avere notizie su loro ex studenti o con amici conosciuti durante le vacanze estive.
All’interno di facebook è inoltre possibile creare ed appartenere a gruppi di svariati generi e categorie. Questo tra le altre cose è uno dei pro e dei contro della comunity, navigando un po; di più dentro al mezzo possiamo notare come vi siano più di 100.000 utenti che appartengono al gruppo “Nessuno tocchi Saviano”, e questo senza dubbio è ammirevole, ma con sdegno notiamo anche che ci sono più di 100 iscritti al gruppo “Totò Riina regna”. Il fenomeno ha toccato il vertice della sua popolarità, soprattutto in Italia, quando anche i media, televisione in primis ne parlano e ne fanno oggetto di notizia. Ultimamente infatti, anche grazie a questa sponsorizzazione sempre più giovani e non solo creano il proprio profilo, ma anche personaggi dello spettacolo che magari vogliono avere un riscontro della loro popolarità. Insomma Facebook è diventato una vera e propria mania tanto che molti lo considerano l’unico e definitivo social network sebbene ne esistano altri.
Silvia D’Ortenzio
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