In occasione del 25 novembre, Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne, Amnesty International dà un rinnovato impulso alla campagna “Mai più violenza sulle donne”, promuovendo nuove azioni per garantire a tutte le donne il diritto a vivere una vita dignitosa e libera dalla violenza.
L’azione di Amnesty International si concentra quest’anno sul legame tra povertà e violenza, per spezzare questo circolo vizioso in cui moltissime donne nel mondo sono costrette a vivere. Le donne e le ragazze che vivono in povertà spesso vedono violati i loro diritti umani, costrette a sposarsi in età precoce, discriminate a causa di etnia, religione, stato civile o disabilità, senza autonomia economica. Le loro vite sono segnate dalla violenza sessuale, dallo scarso accesso a un’istruzione adeguata e dalla mancata protezione dai rischi collegati alla gravidanza e al parto. La povertà, per queste donne, non è solo mancanza di reddito ma anche impossibilità di vivere una vita dignitosa, di partecipare ai processi decisionali e di fare sentire la loro voce.
L’organizzazione per i diritti umani ha lanciato a livello mondiale tre appelli per chiedere la fine dell’impunità e della violenza sulle donne, in situazioni in cui il perpetrarsi degli abusi è alimentato dall’indigenza e dall’insicurezza. Le donne del Darfur nei campi profughi in Ciad rischiano quotidianamente violenze e abusi sessuali, sia quando escono per andare alla ricerca di acqua, cibo e legna da ardere, sia all’interno dei campi. In Tagikistan, il fenomeno dell’abbandono prematuro del sistema educativo da parte delle bambine e delle ragazze è molto diffuso; il mancato accesso a un’istruzione adeguata le rende estremamente vulnerabili allo sfruttamento, ai matrimoni forzati, precoci e poligami e alle violenze domestiche. Le donne sopravvissute agli stupri e ad altre forme di violenza durante il conflitto degli anni Novanta in Bosnia ed Erzegovina attendono ancora giustizia e riparazione. Migliaia di donne sopravvissute allo stupro hanno perso i loro parenti; molte non sono in grado di trovare o mantenere un posto di lavoro a causa della loro fragilità psicologica e altre vivono senza una fonte fissa di reddito e in povertà.
Il 25 novembre, Amnesty International promuoverà varie iniziative in tutta Italia. A Roma, alle ore 17, si terrà il seminario “Donne, guerra e violenza”, presso la Facoltà di Sociologia della Sapienza, a partire dal volume “Stupri di guerra” (Franco Angeli, 2009), a cura di Marcello Flores, con la prefazione di Christine Weise, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. Inoltre l’associazione ha aderito alla manifestazione contro la violenza sulle donne che si terrà a Roma il 28 novembre.
Il Gruppo Amnesty di Macerata lancia la prima edizione del concorso nazionale di scrittura, fotografia, poesia e narrazione “Il privilegio di esistere”, riservato a giovani dai 15 ai 30 anni.
In occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne inoltre si terranno iniziative a Catania, Agrigento, Pirri (CA), Pomigliano d’Arco (NA), Torino e in altre città italiane (maggiori informazioni sono disponibili online).
Amnesty Italia
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