Il Comitato di Gestione del Fondo di Garanzia per le Pmi ha approvato l’adozione di nuovi criteri di valutazione delle imprese beneficiarie.Parametri caratterizzati da una maggiore flessibilità e apertura alle aziende e una velocizzazione delle procedure di ammissione. In particolare, i criteri per l’accesso al credito sono stati aggiornati per estendere l’attività del Fondo anche alle aziende sane che hanno subito la crisi e si trovano in temporanea difficoltà.
Si tratta di un cambiamento significativo, condiviso da tutte le categorie presenti nel Comitato: Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Economia, delle Politiche Agricole, Infrastrutture e Trasporti, Presidenza del Consiglio, Regioni, ABI, Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, CNA , Casartigiani, Unatras, Confcooperative.“Dopo 10 anni – ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola – si cambiano i criteri per l’accesso al Fondo. Si tratta di una riforma storica: più imprese potranno accedere a questo strumento così importante soprattutto in questa delicata fase di ripresa economica. E’ la prima di una serie di riforme che il Comitato di Gestione sta mettendo a punto per riorganizzare il Fondo, convertendolo da strumento anti-crisi a infrastruttura “di sistema” per il rilancio e lo sviluppo delle Pmi. Il 2009 ha visto già importanti novità come l’ampliamento della dotazione a 1,6 miliardi da qui al 2012, l’estensione alle imprese artigiane e l’aggiunta di una sezione speciale per i trasporti. E i dati confermano l’utilità del Fondo: gli ultimi aggiornamenti indicano un aumento delle domande dell’86,4% rispetto al 2008, un incremento del 185,8% dei finanziamenti richiesti, dell’87,3% dei finanziamenti accolti, del 109,6% dell’importo garantito. La via da seguire per il futuro – ha concluso il Ministro Scajola – è quella di un dialogo con le Regioni per creare una rete di alleanze tra Governo e territori. Creeremo anche una rete di formazione-informazione sul Fondo, perché vogliamo che le imprese conoscano a fondo lo strumento per poterne sfruttare tutte le potenzialità”.
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