Il finanziamento dell’Unione europea al “fast start” per la lotta contro il cambiamento climatico supererà i due miliardi di euro l’anno per il periodo 2010-2011 e 2012, per un totale di 6 miliardi in tre anni. Lo hanno annunciato il premier britannico Gordon Brown e il presidente francese Nicolas Sarkozy. Il contributo volontario di Francia e Regno Unito sarà di circa 1,6 miliardi di euro.
Sono stati proprio il presidente francese e quello britannico a lanciare l’appello per una “forte azione comune” dell’Unione europea sul clima. E così, la prima bozza ufficiale dell’accordo raggiunto nel summit a Copenaghen fissa a 1,5-2 gradi Celsius l’innalzamento massimo consentito della temperatura sul pianeta.
La bozza costituisce un punto di partenza per i prossimi negoziati a cui parteciperanno, nei prossimi giorni tutti i “grandi” del pianeta. Il 18 dicembre è previsto anche l’arrivo di Barack Obama.
Il margine inferiore dell’innalzamento della temperatura viene ovviamente sponsorizzato dalle piccole isole, che rischiano di essere sommerse dall’innalzamento dei mari causato proprio dallo scioglimento dei ghacci, e da molte nazioni africane, a rischio di carestie e siccità.
I Paesi industrializzati e i “giganti” emergenti come Cina, India e Brasile, spingono invece per il limite piu’ alto. L’innalzamento si riferisce all’ammontare totale rispetto all’era pre-industriale.
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