Proteste a Copenaghen, 250 arresti

Ancora tensione attorno al vertice sul clima di Copenaghen. La polizia danese ha arrestato 250 persone che hanno manifestato davanti alla sede della conferenza dell’Onu. Fra loro c’è anche alcuni italiani, pare una trentina. Gli agenti, tra i quali anche molte unità cinofile, hanno intercettato i manifestanti vicino alla stazione della metropolitana del Bella Center, […]

InvestigateWest //Mark MalijanAncora tensione attorno al vertice sul clima di Copenaghen. La polizia danese ha arrestato 250 persone che hanno manifestato davanti alla sede della conferenza dell’Onu. Fra loro c’è anche alcuni italiani, pare una trentina. Gli agenti, tra i quali anche molte unità cinofile, hanno intercettato i manifestanti vicino alla stazione della metropolitana del Bella Center, che è stata chiusa in concomitanza con l’avvio dei lavori della Conferenza. 

Intanto circa 1200 manifestanti sono bloccati dalla polizia sulla strada che dal Bella Center conduce al centro di Copenaghen. Diversi cordoni di polizia hanno chiuso i manifestanti su tre lati, mentre il quarto lato è costituito da un canale. La situazione è poi tornata tranquilla: le forze dell’ordine si sono tolte i caschi e molti dei manifestanti hanno cantato e ballato.

All’interno della sede del summit, il personale di sicurezza delle Nazioni Unite ha circondato un gruppo di membri di ong appostati vicino all’entrata del recinto, nel timore che volessero mettere in atto qualche azione legata alle proteste. 

Prestigiacomo bloccata tra la folla
Il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, è rimasta bloccata per un’ora all’ingresso del Bella Center, sede del vertice. Dopo aver girato in auto per trovare un varco, a causa della confusione creata dai disordini la Prestigiacomo è rimasta all’esterno del centro. Il ministro è stata a lungo in mezzo alla folla e nonostante siano state allertati organi istituzionali e di polizia nessuna autorità è intervenuta. Il ministro ha annunciato una protesta formale. 
 
Cambio al vertice del summit
Connie Hedegaard, l’ex ministro dell’ambiente danese che è stata per giorni presidente della Conferenza sul clima di Copenaghen, è stata sostiuita alla guida del summit dal premier danese, Lars Loekke Rasmussen. E’ stata la stessa Hedegaard ad annunciare il cambio della guardia ai delegati dei 193 Paesi, spiegando che la decisione ha ragioni di protocollo, vista la presenza al summit di decine di capi di Stato e di governo. La Hedegaard era stata però pesantemente criticata dalle nazioni africane perché avrebbe favorito nei negoziati i Paesi ricchi. 

Foto by: InvestigateWest //Mark Malijan

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Una risposta a “Proteste a Copenaghen, 250 arresti”

  1. Salvatore ha detto:

    Anche questo summit (l’ennesimo) si concluderà in una bolla di sapone. Nessun impegno concreto, solo (se saremo “fortunati”) qualche lettera d’intenti per il futuro.
    Intanto violenza gratuita, manifestazioni pacifiche e non, costi esorbitanti di tutta la macchina organizzatrice.
    Quanto sarà costato in termini di impatto ambientale questo summit? Tempo fa leggevo che con costo del vertice FAO (anche quello inutile) fatto di recente a Roma si sarebbe potuto sfamare per un anno il continte africano.
    Non è che con quello di Copenaghen si sarebbe potuta piantare una foresta da qualche parte del mondo?

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