“Azioni Integrate per la Legalità – Integrated Actions for Legality (I.A.L.)” è un progetto che vuole fornire risposte più efficaci ai problemi della sicurezza urbana nella provincia di Reggio Calabria attraverso il rafforzamento del controllo del territorio, la valorizzazione e il coordinamento delle polizie locali e la sensibilizzazione degli enti locali e della cittadinanza.L’iniziativa, finanziata dalla direzione generale Giustizia, Libertà e Sicurezza della Commissione Europea, è stata presentata dalla prefettura di Reggio Calabria in qualità di capofila e dai partner: regione Calabria, provincia e comune di Reggio Calabria, comune di Palmi, di Locri, di Polistena, di Melito Porto Salvo, città di Oradea (Romania) e Città di Burgos (Bulgaria).
Lo sviluppo economico delle città è strettamente connessa all’esistenza di condizioni di sicurezza urbana. In questa prospettiva si vuole agire sul rafforzamento del controllo del territorio mediante un modello innovativo, che mira ad un maggiore coordinamento tra polizie locali e forze di polizia dello stato.
Verrà sperimentato, infatti, un comando coordinato delle polizie locali che agiranno in forma integrata sul territorio di cinque comprensori: Reggio Calabria, Locri, Polistena, Palmi e Melito Porto Salvo, coincidenti con la strutturazione dei Comitati per la legalità e la sicurezza istituiti nella provincia di Reggio.
Sarà realizzata, inoltre, una centrale operativa che consentirà di tracciare una mappatura del territorio assicurando anche un efficace trasferimento di informazioni da parte delle polizie locali, radicate sul territorio, a favore delle forze di polizia statali.
Il coinvolgimento della popolazione, diretto a creare un rapporto di fiducia tra istituzioni e società civile, assicurerà il sostegno all’azione delle forze di polizia e rafforzerà la coesione sociale.
Un rafforzamento del rapporto con la società civile avverrà tramite la costituzione e le attività di informazione di un Gruppo di azione locale (G.A.L.) al quale, in alcune occasioni, parteciperanno anche i rappresentanti delle forze di polizia e delle città degli altri stati europei, in qualità di osservatori, per una possibile trasferibilità del modello in ambito europeo.
A conclusione del progetto, che durerà due anni, verrà realizzata una conferenza, prevista nell’ottobre 2011, alla quale parteciperanno diversi stati dell’Unione europea.
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