La morte di Carlo Sgorlon ci priva di uno dei grandi scrittori italiani del dopoguerra. Mai compreso fino in fondo e spesso osteggiato da una cultura dominante impregnata di nichilismo e individualismo, sgorlon e stato in grado di raccontare le vicende di questo secolo e degli uomini che hanno abitato la nostra patria con potente voce epica e lirica, attingendo alla religiosità della tradizione, e restituendo a ogni personaggio il suo giusto posto all’interno del movimento più grande della Storia. Sono certo che Sgorlon, uomo schivo per natura ma intellettuale di rara fermezza, resterà nella storia della letteratura italiana più di molti scrittori di moda destinati a non sopravvivere alla propria epoca.
Sandro Bondi
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