«I simboli uniscono coloro che in essi si riconoscono». Lo ha detto il prefetto di Enna Giuliana Perrotta cogliendo l’occasione della consegna delle onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadini benemeriti. La cerimonia, che di solito si tiene nell’anniversario della promulgazione della Costituzione italiana, avvenuta il 27 dicembre 1947, quest’anno ha assunto la valenza di celebrazione del tricolore che è tornato a sventolare sul pennone presente sulla sommità della torre del Palazzo del Governo.«Spesso si parla dell’importanza e del valore dei simboli – ha sottolineato il prefetto – l’etimologia della parola greca simbolon dal verbo sun-ballein sta a significare unire, mettere insieme. I simboli quindi uniscono coloro che in essi si riconoscono. La memoria che si dischiude per effetto di un simbolo diventa patrimonio degli uomini, monumento in cui sono custoditi valori e idealità per le quali vale la pena di vivere e di lottare. In un Paese come il nostro che si avvia ad essere multietnico, la via italiana all’integrazione sociale si costruisce rassicurando la popolazione con una maggiore fermezza sui temi della legalità e della sicurezza, ma allo stesso tempo con un rafforzamento dell’educazione civica e della cultura dei simboli unitari del Paese».
Il prefetto Perrotta ha infatti presenziato al primo alzabandiera dopo decenni; si è poi proceduto alla consegna delle onorificenze di Cavaliere OMRI ai signori Giuseppe Alfeo, Vittorio Spampinato, Matteo Mulè e dell’onorificenza pontificia di Commendatore e Dama di Commenda dell’ordine Equestre di San Silvestro Papa al signor Giuseppe Martorana e alla consorte Concetta Maria Accorso.
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