La minaccia terroristica in Italia, con le misure adottate a da adottare, alla luce dell’innalzamento negli Stati Uniti del massimo livello di allerta è uno tra gli argomenti affrontati dal ministro dell’Interno Roberto Maroni nell’intervista rilasciata ieri al Corriere della Sera.«Temo l’emulazione» ha detto il ministro. «L’attentatore di Detroit ha ottenuto il massimo risultato anche se l’ordigno non è esploso. Questo può spingere altri a tentare azioni analoghe».
Il ministro ha riferito che sono scattare «misure più alte su tutti i possibili obiettivi» come i controlli a tappeto negli aeroporti, anziché quelli a campione che erano in vigore fino a prima di Natale, «ma anche il potenziamento delle misure di sicurezza nelle metropolitane e nelle stazioni».
Maroni si è anche detto favorevole all’utilizzo in Italia dei body scanner, gli strumenti in grado di ‘radiografare’ l’intero corpo delle persone che si accingono all’imbarco aereo, come chiedono le autorità americane.
«Sono in contatto con il presidente dell’Authority Francesco Pizzetti e ho convocato una riunione con i responsabili di Enac per il 7 gennaio prossimo per trovare una soluzione. La nostra intenzione è di metterli subito a Fiumicino e Malpensa» ha rivelato il ministro.
Il ministro ha auspicato che con l’autorità Garante della privacy si possa arrivare ad una mediazione: «Mi rendo conto che dobbiamo rispettare la privacy dei cittadini, ma il nostro compito è quello di garantire loro la sicurezza».
Expo 2015: operativo da metà gennaio il Comitato di controllo
Tra temi affrontati anche quello dell’Expo 2015 di Milano. In relazione all’insediamento del comitato di controllo sugli appalti «abbiamo avuto il via libera definitivo dalla Corte dei Conti e sarà operativo da metà gennaio» ha detto Maroni.
A coordinarlo sarà Maurizio Grigo, l’attuale procuratore di Varese – ha proseguito il ministro – «un magistrato di grandissima esperienza nel contrasto alla ‘ndrangheta in Lombardia e che già ci ha fornito indicazioni preziose su questa materia».
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