AGRIGENTO, 19 gennaio 2010 – A dieci anni di distanza dall’ultima personale che da Palermo ha fatto tappa anche a Berlino, Rossella Leone – artista apprezzata anche come costumista teatrale impegnata in importanti produzioni con enti lirici internazionali – torna a raccontarsi in Sicilia.
Teatro della nuova esposizione intitolata “Rossella Leone. A volo d’uccello” sono le Fabbriche Chiaramontane (FAM) di Agrigento, la galleria d’arte moderna diretta dall’Associazione Amici della Pittura Siciliana. In mostra, dal 30 gennaio al 14 marzo, un ciclo di opere recenti caratterizzate da una serrata partitura di colori e opalescenze che offrono un nuovo punto di lettura della Leone, da sempre legata al bianco assoluto e alla carta di cotone, fabbricata manualmente e accostata a materiali rigidi e freddi come l’acciaio, la pietra, il vetro. L’insieme delle pitture e delle sculture in mostra alle FAM – la cui selezione è stata curata da Davide Lacagnina – è preparatorio a un’opera musicale che debutterà nel 2011 all’estero per il decennale dell’11 settembre.
Ad Agrigento, nell’allestimento concepito dalla Leone come un’installazione, sono acquerelli di grande formato e nove sculture in resina, ossidiana, vetro e carta. “E’ un’indagine sulle tensioni – spiega l’artista – i conflitti e gli orrori della contemporaneità con cui l’uomo, artefice del suo stesso disfacimento, convive fino a subire il fascino di quell’ estetica dell’orrore che la distanza di una visione prospettica a volo d’uccello rende persino seducente. L ’uomo in caduta libera dal grattacielo delle Twin Towers di quel tragico 11 settembre è quindi soggetto di alcuni acquerelli, come la visione aerea della città, proposta nell’installazione scultorea, coglie la visone archetipica di un insieme di casa-corpo-canopo, epidermicamente seducente malgrado gli orrori e i misfatti che si consumano all’interno. L’assuefazione alla violenza e all’orrore quotidiano e infine la caduta nel vuoto come consapevole decisione di vivere la morte praticandola come estremo atto di vita”.
A illustrare il senso del progetto è lo stesso curatore. “Il titolo – spiega Davide Lacagnina- prende spunto da una citazione di Wolfgang Göethe “ma nessuna distanza t’impedisce di venire volando affascinato” ed è un’eloquente dichiarazione di poetica: la prospettiva ‘a volo d’uccello’, conquista della cultura rinascimentale, traduce la volontà della Leone di confrontarsi con un punto di vista coraggiosamente omnicomprensivo, attraverso un lavoro di scavo interiore, che è allo stesso tempo atto d’accusa e lucida testimonianza della dolorosa precarietà della condizione umana”.
Antonino Pusateri, presidente degli Amici della Pittura Siciliana, sottolinea l’orgoglio di accompagnare questa nuova ricerca di Rossella Leone, artista di chiara fama, dalla carriera trentennale e assolutamente poliedrica, rinnovando anche per il 2010 la volontà dell’associazione di produrre eventi di alto profilo. “Di grande rigore metodologico – commenta – l’opera del curatore, Davide Lacagnina, che della Leone ha ricostruito l’ultimo decennio in un puntuale saggio storico-artistico”.
Il catalogo di “Rossella Leone. A volo d’uccello” è di Silvana Editoriale. L’ingresso alla mostra è libero.
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