“A questo punto non rimane che augurarci che petrolio salga.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef – “Si è, infatti, ormai consolidato l’assurdo meccanismo per cui, quando il costo del petrolio scende o, come in questi giorni, rimane stabile, la benzina aumenta!”A dimostrarlo sono i dati raccolti costantemente dai nostri osservatori: quando il petrolio si attestava a 78 Dollari al barile, la benzina veniva venduta ai distributori a 1,27-1,28 Euro al litro (così come veniva anche attestato dal Ministero dello Sviluppo Economico).
In seguito, il prezzo del petrolio è aumentato di soli 4 Dollari al barile, facendo però schizzare, alla velocità della luce, il prezzo della benzina a 1,35-1,36 Euro al litro.
Oggi, però, con il costo del petrolio tornato a quota 78 Dollari al barile, non solo non vi sono state congrue diminuzione (solo irrisori ritocchi), ma addirittura il prezzo della benzina torna a salire, dando luogo ad una speculazione di 8 centesimi al litro!
Non dimentichiamo che, questi 8 centesimi in più si traducono in un maggiore esborso, da parte degli automobilisti, di 96 Euro annui per costi diretti e di 75 Euro annui per costi indiretti (dovuti al trasporto su gomme delle merci), per un totale di 171 Euro annui in più.
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