“Queste polemiche mi sembrano come quelle che si fanno il lunedì mattina sulle partite” del giorno prima. Così il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, ha risposto, nel corso della conferenza stampa al termine del bilaterale col ministro Frattini, ad una domanda sulle critiche del capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, in merito alla gestione degli aiuti ad Haiti. “C’é un grande impegno internazionale per portare gli aiuti ad Haiti”, ha aggiunto la Clinton spiegando che però “non è possibile farlo senza un supporto militare”. Il segretario di Stato Usa ha quindi spiegato che, anche nel colloquio con Frattini, si è affrontato il tema. “Frattini ha ricordato che anche l’Italia sta inviando una nave militare e una squadra di carabinieri”. La piccata risposta della Clinton alle dichiarazioni di Guido Bertolaso che il 24 gennaio aveva pontificato con convinzione: “Si viene qui, si dà un po’ da mangiare, bere e il problema per loro è risolto, ma è una contraddizione se non si pongono le basi per la vita futura” Ma non solo. Bertolaso ha definito la situazione dei soccorsi “patetica”. “li americani – ha spiegato- tendono a confondere l’intervento militare con quello di emergenza. Manca una capacità di coordinamento, utile per non disperdere gli aiuti che sono stati inviati. È stato fatto uno sforzo impressionante, encomiabile, ma non c’è una leadership”. Critiche pesanti anche all’intervento di Bill Clinton,che nei giorni scorsi è stato ad Haiti per dare una mano: “i assiste a una fiera della vanità – ha detto il capo della protezione civile e guru dell’emergenza. Si viene qua con l’ansia di far bella figura davanti alle telecamere, si sventolano le bandiere, ma non c’è uno che dice lavorate e poi andate davanti alle telecamere e prendete la medaglietta”. Parole fuori dal coro e davvero difficili da giustificare e che, prima ancora della Clinton, hanno scatenato la reazione del Governo italiano, con il Ministro degli esteri Frattini che si è prontamente dissociato sulle critiche ai soccorsi. A rispondere per le rime al sottosegretario alla Protezione civile e nipote del cardinale Rioni, è stato anche uno dei capi della logistica Onu ad Haiti, Roberto Dormino, che è italiano e che ha replicato: “Non condivido assolutamente quello che dice Bertolaso che a proposito della situazione degli aiuti trovata ad Haiti. Col terremoto dell’Aquila sono potuti confluire centinaia e centinaia di migliaia di militari, potevano essere requisiti tutti i mezzi pubblici. Qui che cosa facciamo confluire? A Port-Au-Prince non c’è nulla. Non ci sono né strutture né mezzi. Qui non c’è un parco veicoli che può essere utilizzato. Non c’è un taxi, né una macchina o un camion. Più di tanto non si può fare. Il governo non esiste, le frontiere sono aperte. è tanto facile dire è “patetico”. Se le nazioni unite fossero state in Italia quando c’è stato il terremoto avremmo fatto la stessa cosa che ha fatto Bertolaso. Qui invece arrivano solo persone ma mancano le macchine”. Non c’è dubbio che nessuno in Italia abbia l’esperienza di Bertolaso nel gestire le fasi emergenziali di terremoti, alluvioni e catastrofi, perchè l’esperienza ce l’ha davvero e nessun altro è più qualificato di lui, curriculum alla mano, dal 1996 a oggi. Ora però sembra che a prendere il sopravvento sulla competenza sia un ego smisurato; davvero fuori luogo, oltre che fuori misura
Carlo Di Stanislao
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