L’integrazione tra medicine ufficiali e medicine “non convenzionali” non è solo una sfida di umiltà tra esperienze e percorsi diversi per un obiettivo comune, ma una urgente necessità per implementare efficacia, efficienza e gradimento, in un periodo di richiesta sanitaria crescente e risorse sempre meno cospicue. Sulla base della nuova immagine dell’uomo è nata, circa un quindicennio fa, la Medicina Integrata: cioè un modo diverso (ma finalmente naturale) di fare Medicina; questo diventa possibile conoscendo meglio la realtà della persona umana nelle sue varie componenti, sia concrete, sia funzionali, sia intangibili. Dalla più esatta risoluzione del problema gnoseologico dell’uomo nasce una serie di derivate teoretiche e pratiche di estremo interesse, che estendono la loro fecondità dalla conoscenza sociale di una lunga lista di malattie tuttora misteriose, compreso il cancro, alla utilizzazione della unità psicofisica nella diagnosi, nella terapia e nella profilassi delle sue malattie individuali. Si svolto ieri 25 gennaio 2010, presso i locali dell’Ordine dei Medici di Agrigento, l’incontro sulla proposta di legge n°2344 in materia di agopuntura, già discussa a Palazzo Marino a Roma, il 14 dicembre scorso. Il Presidente dell’Ordine dei Medici di Agrigento, Dott. Giuseppe Augello ha dichiarato: “Considerando che milioni di italiani ricorrono alle medicine non convenzionali, è sempre più indispensabile che si legiferi sulla materia, per normare la formazione degli operatori medici, in tal senso l’ordine dovrà farsi garante di questa formazione”; il Dott. Antonio Liotta, Presidente della Commissione per le medicine non convenzionali ha aggiunto: “l’obiettivo deve essere quello di tutelare la sicurezza del cittadino che si rivolge al medico agopuntore; e sicurezza, in questo caso, significa riconoscere la competenza e la professionalità del medico agopuntore”; l’On. Domenico Scilipoti, medico e primo firmatario della proposta ha concluso: “Sono pienamente soddisfatto dall’esito dell’incontro e dalle riflessioni dei colleghi medici, l’agopuntura non è una medicina alternativa a quella tradizionale farmacologica, ma si tratta di una medicina integrativa a quest’ultima”. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il Dott. Ercole Martica, Segretario dell’Ordine dei Medici di Agrigento, il Dott. Giuseppe Ginex in rappresentanza degli Agopuntori ed il Dott. Carmelo Zaccaria in rappresentanza dei gruppi di omotossicologia ed omeopatia. Sul tenore della legge in Senato e sul documento approvato dalla Federazione Italiana degli Ordini dei Medici il 29 dicembre, si discuterà, il 19 marzo, presso L’Ordine dei Medici de L’Aquila. Al seminario parteciperanno l’on. Scilipodi, il dott. Dario Chiriacò, Presidente ODM di Rieti e Coordinatore Nazionale per le MnC e il dott. Franco Menichelli, presidente dell’Associazione Italiana Agopuntura. L’incontro, coordinato dal dott. Carlo Di Stanislao (docente di agopuntura presso le Università di Chieti e membro del Comitato Scientifico dell’Ospedale di Pitigliano, primo esempio italiano di Ospedale di Medicina Integrata), prenderanno parte anche i medici aquilani Stefania Discepoli, Anna Rita Colaiuta, Mario Lolli e Carlo Ciuffetelli, esperti di Medicine non Convenzionali e membri della commissione sulle Medicine Alternative. La speranza non è solo quella di individuare percorsi per un riconoscimento di ruolo e status specialistico per agopuntori che abbiano completato adeguati percorsi formativi (non inferiori alle 400 ore di didattica e 100 di pratica clinica), ma anche di trovare appigli e risorse per “Progetti Integrativi” sull’esempio di quanto recentemente (2009) avvenuto in Toscana, Emilia Romagna e Lombardia.
Carlo Di Stanislao
© 2010. Riproduzione Riservata
Lascia un commento