Il premier Silvio Berlusconi, in cdm, ha detto di voler respingere le dimissioni presentate dal Capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Lo riferiscono questo pomeriggio all’ANSA fonti governative. Ad una presentazione dell’ennesimo libro dell’instancabile Vespa, il Presidente del Consiglio ha detto: “ pare ci sia uno sport nazionale di andare a deprimere coloro che operano per il bene del Paese. Questo è da denunicare”. Berlusconi e’ ”convinto che Bertolaso potra’ chiarire ogni cosa” ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta confermando, nel corso di una conferenza stam pa a Palazzo Chigi, che il premier ha proposto al Cdm di respingere le dimissioni del capo della protezione civile. Bertolaso, ha aggiunto Letta, ”e’ coinvolto marginalmente in un’inchiesta che riguarda altre persone”. “Naturalmente – ha proseguito Letta – il presidente ha detto che ringraziava Bertolaso per questa disponibilità, ne coglieva la grande dedizione alle istituzioni e il senso dello Stato che lo portava a dare quella disponibiltià, ma non riteneva assolutamente di doverle cogliere o tantomeno di invitarlo alle dimissioni. Senza interferire naturalmente con la magistratura”. Berlusconi, ha sottolineato Letta, “E’ sicuro che Bertolaso potrà chiarire ogni cosa: è coinvolto marginalmente in un’inchiesta che riguarda altre persone, e si augura che lo faccia al più presto nel rispetto delle istituzioni e quindi chiede a Bertolaso di continuare a dare, non tanto al governo, quanto al Paese e all’Italia quel contributo straordinario di intelligenza, di dedizione, di impegno e di fatica con i quali ha raggiunto in questi risultati straordinari”. “Il presidente del Consiglio Berlusconi non aveva finito di parlare che il Consiglio è esploso in un applauso lungo, sentito e convinto: quell’applauso era non solo la testimonianza della fiducia del governo a Bertolaso, ma anche dell’apprezzamento di tutti quelli che sono investiti di pubbliche responsabilità per quello che questo straordinario servitore dello Stato ha fatto in questi anni e mi auguro continui a fare per tanti anni ancora a beneficio del nostro Paese”. Le altre tre persone arrestate, oltre ad Angelo Balducci, sono: l’imprenditore romano Diego Anemone, 38 anni, Fabio De Santis, provveditore alle opere pubbliche della Toscana, 61 anni, e Mauro Della Giovampaola, 44 anni, funzionario del Ministero. Per tutti l’accusa è corruzione continuata in concorso. Tutti gli arrestati sono stati condotti in carcere. De Santis, con un’ordinanza di Protezione Civile del 25 giugno 2008 era stato nominato ‘soggetto attuatore’ per la realizzazione delle opere a La Maddalena, in sostituzione di De Santis nel frattempo nominato provveditore alle opere pubbliche della Toscana. Si è anche reso noto che il procuratore aggiunto della repubblica di Roma, Achille Toro, è indagato dalla procura di Firenze nell’ambito dell’inchiesta culminata oggi nell’arresto di Angelo Calducci, cui è legata anche la perquisizione nei confronti di Guido Bertolaso.
Carlo Di Stanislao
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