A poche ore dalla partenza, il Festival della canzone italiana, in programma sino a sabato notte su RaiUno, festeggia i 60 anni nel nome della femminilità, a partire dalla presentatrice Antonella Clerici, per finire con le ospiti internazionali: la sorprendente Susan Boyle, la diva latina Jennifer Lopez, la supersexy Dita von Teese, la principessa Rania di Giordania, l’attrice Michelle Rodriguez di “Lost” e “Avatar”, le ballerine del Moulin Rouge, il nuovo volto del cinema italiano Cristiana Capotondi, la starlette Belen Rodriguez e una Lorella Cuccarini in versione “donna fatale” del futuro, con in dosso solo una chitarra. “Occhio alla musica”, suggerisce quest’anno il manifesto ufficiale di Sanremo, un occhio femminile incorniciato dal disegno di una chiave di violino, che rimanda anche al tocco “rosa” dell’edizione 2010, con anche un atteso ritorno: quello di Arisa, la svampita vincitrice delle “nuove proposte” 2009, che, fedele all’amato swing e alla musica degli anni ’30 e ’40, torna sul palco dell’Ariston accompagnata dal trio “en travesti” delle Sorelle Marinetti. Quanto al “tormentone” Morgan, ieri si è aggiunto un ulteriore tassello: in un primo momento la Clerici ha annunciato al Tg1 delle 20, rispondendo a una domanda dell’intervistatore Vincenzo Mollica, che il cantante sarà presente al festival. In quale veste non lo ha voluto precisare. Poco dopo, però la Direzione generale della Rai ha diffuso una nota secondo la quale “Morgan non sarà in alcun modo al festival: né di persona né in video”. Il dubbio insomma per ora resta e lo fugheremo solo fra qualche ora. Confermata, invece, la formula della gara a eliminazioni, con una giuria tecnica formata dalla Sanremo Festival Orchestra. I bookmaker danno per favorito Marco Mengoni, vincitore dell’ultima edizione di “X Factor”. La Snai dà il vocalist laziale 4 a 1, seguito da Simone Cristicchi (6 a 1), Noemi (7 a 1) e Valerio Scanu (8 a 1). A quota 10 a 1 sono dati Enrico Ruggeri, Irene Fornaciari con i Nomadi, Nino D’Angelo, Arisa, Malika Ayane, Fabrizio Moro e Povia. Irene Grandi scende a 12 a 1. Chiudono (15 a 1) Toto Cutugno, il trio Pupo-Emanuele Filiberto-il tenore Canonici e i Sonohra. Per quanto mi riguarda non guarderò né questa prima serata, né gran parte delle altre e mi concentrerò, fra un film e un dibattito (spero ve ne siano su Sky e il “digitale”), sull’intervista alla regina Rania di Giordania domani sera e, nella serata finale, sulla presenza dell’inossidabile e “riciclabile” Maurizio Costanzo e su Lorella Cuccarini in versione musical-sexy. Sono incerto poi sulla terza serata, chiamata “La leggenda di Sanremo”, che vedrà impegnati, Carmen Consoli, Francesco Renga, Miguel Bosè, Massimo Ranieri, Elisa, Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante e Edoardo Bennato con brani storici che hanno fatto la storia del Festival. Tutto dipenderà dai programmi delle altre reti. Un amico (molto caro), mi ha regalato la registrazione (furtiva) del recente “Nuha o vite di scarto”, working progress di Anna Redi, con la stessa Redi e Marie Therese Sitzia, che con i precedenti “Matres Matutae” e “Scenata, dal burqa alle veline”, forma una trilogia in danza che esplora il mondo delle donne di oggi, passando anche attraverso il mito della partenogenesi. Forsemi guarderò questo, per esplorare, anche se con apprensione, il femminile di ieri de di oggi.
Carlo Di Stanislao
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