Dal 15 al 20 febbraio 2010 sono esposte ai fedeli, nella cappella cinquecentesca delle reliquie della pontificia basilica del Santo in Padova, le spoglie mortali di S. Antonio. I pellegrini e i devoti possono così rivedere il corpo del Santo, ricomposto in un’urna di vetro, dopo 29 anni dall’ultima ricognizione canonica avvenuta nel gennaio 1981, a 750 anni dalla morte, alla quale seguì una memorabile ostensione, che si prolungò fino al 1° marzo 1981. I resti del Santo erano stati trasferiti temporaneamente il 12 aprile 2008 nella cappella di S. Giacomo, per consentire il restauro della Cappella dell’Arca; i lavori si sono conclusi il 4 dicembre 2009.
L’eccezionale evento della traslazione e ostensione ha già registrato l’afflusso di molte migliaia di fedeli, provenienti dall’Italia e dal resto del Mondo, che si sono messi in una coda ordinata e composta, creando una sorta di serpentina nel sagrato, che viene percorsa lentamente dai visitatori.
Il prefetto di Padova Ennio Mario Sodano, dopo aver esaminato le criticità dell’evento nel corso di specifiche riunioni tecniche di coordinamento del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha predisposto un Piano Sicurezza sull’ordine pubblico, la viabilità e l’impiego del volontariato di protezione civile per adottare misure di tutela della sicurezza e incolumità pubblica.
Il Piano Sicurezza, per un efficace coordinamento tra le sale operative delle Forze dell’ordine e della Protezione Civile, ha previsto l’attivazione di una Sala Situazioni presso la prefettura di Padova per tutto il periodo di ostensione del corpo di S. Antonio. Predisposto inoltre un intenso controllo della basilica e dell’area circostante, un piano particolareggiato della viabilità, che comprende un piano parcheggi per i bus turistici, un coordinamento delle attività di soccorso sanitario all’interno e fuori della basilica e la chiusura dello spazio aereo.
Domenica 21 febbraio avrà luogo infine la festa esterna della Traslazione delle reliquie. Momenti salienti saranno il solenne Pontificale del Delegato Pontificio e la S. Messa, alla quale farà seguito in serata la tradizionale Processione all’interno della basilica con la reliquia del mento di S. Antonio.
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