L’Ajax replica con uno spregiudicato 4-3-3, con Urby Emanuelson, Sulejmani e, soprattutto, Luis Suárez a formare il tridente offensivo. L’attaccante uruguaiano è stato fin qui protagonista di una stagione strepitosa e in campionato ha già messo a segno ben 23 gol in altrettante partite giocate.
I padroni di casa cominciano con il piede sull’acceleratore, alternando triangolazioni di prima a lanci in profondita e provano a pungere per la prima volta al 7′, con un affondo sulla sinistra di Suárez, che però conclude abbondantemente sul fondo da posizione defilata. Passano una manciata di minuti e ci prova anche Siem de Jong, il cui colpo di testa in area su cross dalla destra di Gregory van der Wiel per poco non inquadra la porta.
La Juve sembra non soffrire troppo, ma viene punita alla prima occasione in cui si fa trovare sbilanciata. E’ il 16′ quando, sugli sviluppi di una punizione in zona offensiva calciata da Diego, Suárez recupera il pallone nella propria tre quarti di campo, si invola per oltre 50 metri e serve Sulejmani. L’attaccante serbo entra in area e trafigge Buffon con un rasoterra beffardo, che si insacca sul secondo palo dopo essere passato tra le gambe del portiere azzurro. Letale, per i Bianconeri, la velocità supersonica della ripartenza olandese.
La Juve, però, non sta a guardare e al 25′ sfiora il pareggio. Sugli sviluppi di un lancio da centrocampo, Del Piero entra in area, ubriaca di finte il diretto marcatore e rifinisce per l’accorrente Diego, la cui battuta a rete viene deviata sul fondo da Maarten Stekelenburg. E’ il preludio al gol: al 31′ Del Piero danza sulla bandierina di sinistra e con un illuminante colpo di tacco libera De Ceglie. Il cross del terzino e perfetto per Amauri, che appostato sul secondo palo insacca con un potente colpo di testa.
Ora la partita è spettacolare. Le incursioni in velocità di Suárez portano lo scompiglio davanti a Buffon, che al 37′ vede il pallone accarezzare il palo su colpo di testa di Toby Alderweireld sugli sviluppi di un corner battuto dall’attaccante uruguaiano. Dopo una conclusione sballata di Jan Vertonghen, la Juve prova a replicare al 1′ di recupero con una punizione dal limite, ma la parabola del capitano si spegne sul fondo. Il primo tempo si chiude così in parità.
L’Ajax riparte a mille anche nella seconda frazione e subito dopo la ripresa del gioco Urby Emanuelson va al tiro dal limite dell’area, ma il suo rasoterra si spegne oltre il palo alla sinistra di Buffon. Pur subendo la pressione dei padroni di casa, la Juve alla prima occasione passa. Al 58′ Marchisio serve Del Piero sulla sinistra e il capitano pennella un perfetto traversone per la testa di Amauri, che con un gol-fotocopia di quello segnato nel primo tempo regala il 2-1 ai Bianconeri.
De Jong prova subito a ristabilire la parità con un destro dalla distanza che si perde di poco a lato, quindi pochi istanti più tardi fallisce l’impatto in area su invitante traversone di Suárez. Subito dopo è l’uruguaiano a chiamare Buffon alla respinta con i pugni. Per proteggere il vantaggio, Zaccheroni decide di rinunciare ad Amauri e spedisce in campo Hasan Salihamidžić a infoltire il centrocampo.
Nell’ultimo quarto d’ora di gara i Lancieri tentano l’assalto all’arma biana alla ricerca del pareggio e al 77′ solo la sfortuna nega loro il gol. Dopo una conclusione rimpallata di Suárez, il pallone arriva a De Jong, che dal cuore dell’area lascia partire un destro a botta sicura. Buffon resta a guardare, ma il pallone si stampa incredibilmente sul palo alla sua destra. Pur compressa nella propria metà campo, la Juve regge l’urto dell’assedio olandese e nonostante l’espulsione di Salihamidžić in pieno recupero, al fischio finale porta a casa un successo esterno che vale oro in vista della gara di ritorno, in programma a Torino il 25 febbraio. La qualificazione agli ottavi è ipotecata: per ora è l’Europa, più che l’Italia a sorridere a Zac.
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