PREMIO FIORENZO FIORENTINI

I giovani artisti che, nelle varie arti, pensano di possedere un talento innato per la cultura romana avranno tempo fino al 15 marzo per mandare i loro progetti all’Associazione dedicata ad un grande maestro della romanità, Fiorenzo Fiorentini. L’associazione che porta il suo nome, presieduta dalla figlia Marina, ha infatti prorogato di due settimane il termine […]

I giovani artisti che, nelle varie arti, pensano di possedere un talento innato per la cultura romana avranno tempo fino al 15 marzo per mandare i loro progetti all’Associazione dedicata ad un grande maestro della romanità, Fiorenzo Fiorentini. L’associazione che porta il suo nome, presieduta dalla figlia Marina, ha infatti prorogato di due settimane il termine ultimo per poter raccogliere e valutare le domande alla partecipazione al Premio Fiorenzo Fiorentini che avrà luogo il prossimo 12 aprile al Teatro Parioli di Roma.
Il premio ha lo scopo di promuovere, divulgare e mettere in luce talenti, idee e concetti di giovani esponenti della cultura romana espressi in opere originali, versatili, innovative con preferenza per attitudini eclettiche, senza limiti di genere.

Poliedrica è stata infatti l’attività di Fiorentini, distintosi in egual misura giornalista, autore radiofonico, sceneggiatore cinematografico, scrittore teatrale, attore, musicista e compositore, sempre e comunque  motivato dal suo grandissimo amore per Roma, nella piena convinzione che questo tipo di cultura costituisse un vero e proprio patrimonio dell’Umanità.

Alla premiazione del 12 Aprile, alla quale saranno invitati tutti i partecipanti, saranno assegnati premi in denaro (1°-2°-3° classificato e Premio Speciale della giuria) a coloro che  si esibiranno con due  o più composizioni originali di loro scelta, in qualsiasi campo. Un ulteriore premio sarà inoltre assegnato all’artista ideatore e realizzatore dell’oggetto premio (da produrre in almeno 10 copie).
Infine, ad essere premiati, saranno anche noti personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo che hanno dedicato gran parte della loro carriera alla diffusione della romanità

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