Inagurata a Catania la prima opera pittorica in 3D

“E’ la prima volta in vita mia che vedo la riproduzione tattile in 3D di un’opera pittorica. E questa Creazione di Adamo tratta dalla Cappella Sistina e realizzata dalla Stamperia Braille di Catania è particolarmente precisa nel descrivere i muscoli, gli occhi, il naso e le dita che danno e ricevono la vita”. Parla  il francese Philippe […]

“E’ la prima volta in vita mia che vedo la riproduzione tattile in 3D di un’opera pittorica. E questa Creazione di Adamo tratta dalla Cappella Sistina e realizzata dalla Stamperia Braille di Catania è particolarmente precisa nel descrivere i muscoli, gli occhi, il naso e le dita che danno e ricevono la vita”. Parla  il francese Philippe Chazal, direttore del prestigioso Istituto Valentin Hauy di Parigi (il più antico istituto per ciechi d’Europa) che oggi nel Polo Tattile di Catania, in occasione delle celebrazioni per la III Giornata Nazionale del Braille, ha potuto toccare con mano la prima trasposizione tattile realizzata al mondo di un affresco. A rendere possibile questo miracolo – tale è la percezione da parte dei non vedenti che possono finalmente toccare e conoscere un dipinto  – sono stati i tecnici della Stamperia Regionale Braille che, grazie al finanziamento della Provincia Regionale di Catania, e con il contributo scientifico del Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Catania, hanno potuto consegnare ai non vedenti questo straordinario capolavoro dell’arte che da oggi arricchisce la collezione del Museo del Polo Tattile Multimediale di Catania.

A svelare l’opera al pubblico è stato il presidente della Stamperia Regionale e dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità Iapb-Italia onlus, Giuseppe Castronovo, affiancato dai rappresentanti statali, regionali e provinciali delle politiche sociali fra cui il deputato Giuseppe Palumbo, l’assessore regionale Lino Leanza e quello provinciale Pippo Pagano, il direttore generale della Stamperia Pino Nobile mentre Luca Grasso, il responsabile dello show room del Polo Tattile Multimediale di Catania, ha testimoniato le emozioni di un non vedente davanti a un capolavoro come quello di Michelangelo. “Le dita – ha spiegato Luca alla platea – sono il dettaglio che mi colpisce di più. In particolare quello spazio, quel vuoto fra la mano di Dio che da la vita e quella di Adamo che la riceve”. Enorme l’entusiasmo fra il pubblico, soprattutto per i non vedenti e per i loro familiari, nel momento in cui si sono avvicinati all’opera. E da più parti è emerso il desiderio che il museo del Polo Tattile – da oggi dedicato per l’occasione allo scrittore e poeta argentino cieco Jorge Luis Borges – si arricchisca ogni anno di nuove opere d’arte che possano renderlo ancora più straordinario (in Europa non esistono strutture come il Polo Tattile) per avviare a Catania un esperimento di turismo sociale che guarda con favore e attenzione al mondo dei ciechi. Ma quale potrebbe essere la prossima opera tattile? L’avvocato Castronovo sogna la “Cappella Palatina” di Palermo, Luca Grasso “L’ultima cena” di Leonardo, il siracusano Nino Novello, presidente della cooperativa “Città del Sole”,   pensa a Caravaggio e al “Seppellimento di Santa Lucia” dipinto e custodito proprio nella sua città, Michele Corcio, vice presidente dell’Iapb e già responsabile della commissione per la fruizione dei beni culturali, immagina invece di poter toccare a Catania le opere astratte di Kandinsky.

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