Rafforzare il ruolo dell’Italia come crocevia dello sviluppo socioeconomico del Bacino del Mediterraneo e approfondire le opportunità di collaborazione industriale e di investimento per le imprese italiane, per il rilancio dell’export. Questi gli obiettivi principali del II Forum Economico del Mediterraneo che si aprirà a Roma il 25 febbraio presso il Campidoglio e si concluderà il 26 febbraio presso Confindustria.
Circa 600 imprese, di cui oltre 200 straniere provenienti da 13 Paesi – Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Libia, Malta, Marocco, Territori Palestinesi, Siria, Tunisia e Turchia – 1.300 incontri bilaterali di affari, questi i numeri della due giorni di lavori organizzata dall’Istituto nazionale per il Commercio Estero, Confindustria e ABI, con il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero degli Affari Esteri ed il contributo dell’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma. Il Forum giunge alla sua seconda edizione dopo quella di Palermo nel 2006.
Negli anni successivi a tale iniziativa l’andamento medio dell’export italiano verso i 13 Paesi del Mediterraneo interessati è stato di circa 22,5 miliardi di euro, fino alla fine del 2009. Per il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, “il Forum si propone l’obiettivo di contribuire a rilanciare l’Italia, e il Sud in particolare, come asse strategico dei traffici del bacino del Mediterraneo, un’area dalle grandi potenzialità di sviluppo che negli ultimi dieci anni ha rappresentato uno dei territori più dinamici, insieme all’Europa centro-orientale, in termini di export e di investimenti italiani”.
Il Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, sottolinea come “questa iniziativa ben si inquadra nella rinnovata azione di diplomazia economica in cui il Ministero degli Esteri è attivamente impegnato, e nel ruolo che, in questo ambito, è svolto dal Sottosegretario Craxi, in qualità di rappresentante del Governo per le attività dell’Unione per il Mediterraneo”.
“Mercati giovani, dinamici e soprattutto vicini” afferma Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria e partner nell’organizzazione dell’evento. “Un bacino dal potenziale crescente, dove il progressivo sviluppo dei consumi, la motorizzazione di massa, gli investimenti infrastrutturali e le privatizzazioni sono destinati ad offrire straordinarie opportunità, soprattutto alle nostre PMI”.
Nelle parole del Presidente dell’ICE, Umberto Vattani “l’Italia si pone ancora una volta come storico avamposto dell’Europa nel Bacino del Mediterraneo e come crocevia non solo economico ma anche culturale. L’ICE attraverso i suoi Uffici in tutti i Paesi del Mediterraneo – Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Libia, Malta, Marocco, Siria, Tunisia Turchia e persino nei Territori Palestinesi – è in grado di assicurare una continuità nella collaborazione economica e commerciale tra i Paesi che si affacciano sul nostro mare”.
Lascia un commento