«Questo nuovo singolo è un work in progress in attesa di sempre maggiori adesioni- spiega Andrea Lepore, responsabile campagna nucleare di Greenpeace. – Speriamo presto di riuscire a vedere tutti gli artisti contro il nucleare insieme su un unico palco».Secondo Greenpeace:
il nucleare è pericoloso, essendo soggetto a rischi di gravi incidenti.
Le centrali generano scorie che rimangono radioattive per migliaia di anni.
Il contributo all’occupazione è molto limitato.
E’ troppo costoso nella costruzione e nello smaltimento e quindi la bolletta aumenterà.
Investire nel nucleare impedirebbe lo sviluppo delle fonti rinnovabili.
E’ una pericolosa perdita di tempo ai fini climatici perché occorrono troppi anni per costruire le centrali e i risultati sarebbero scarsi.
Non garantisce indipendenza energetica mentre l’uranio una risorsa limitata.
Non ha il sostegno dei cittadini.
Il nucleare è pericoloso anche a notevoli distanze, ma è più pericoloso quanto è più è vicino.
Adriano Bono, che con Torpedo Sound Machine ha prodotto la base musicale ed è autore del brano insieme agli altri artisti coinvolti dichiara «Personalmente mi auguro che questa canzone-manifesto contro il ritorno del nucleare in Italia sia solo il primo passo di una serie di innumerevoli iniziative artistiche, e che contribuisca all’avvio di una grande mobilitazione di tutta la società civile, con gli artisti (musicisti, attori, grafici, creativi in genere) schierati in prima linea nel sensibilizzare l’opinione pubblica sulla follia delle scelte energetiche del Governo».
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