Anche il riso, un prodotto tipico di aree importanti del nostro Paese, ora viene messo in pericolo da poche aziende multinazionali che cercano di monopolizzare il mercato, imponendo rischiosi prodotti geneticamente modificati. Un progetto attuato anche grazie alla decisione di autorizzare la patata Ogm con una procedura forzata e grazie alla recente sentenza del Consiglio di Stato che rischia di avviare la coltivazione di mais transgenico in Italia. L’obiettivo evidente è di contaminare, come già successo negli Usa o in Argentina, le filiere agricole: per sempre!
«Gli Ogm in agricoltura si traducono in pericoli e contaminazioni imprevedibili e non voluti. – sostiene Federica Ferrario, responsabile campagna Ogm di Greenpeace. – Chiediamo al Ministro Zaia e al Governo italiano di adottare immediatamente le clausole di salvaguardia nazionale, per impedire la coltivazione sia del mais che della patata Ogm sul territorio italiano e proteggere così la nostra agricoltura, i nostri agricoltori e i consumatori».
«La nostra adesione all’appello lanciato da Greenpeace diviene ancora più forte dopo il via libera dell’Europa alla patata transgenica. – affermano il sindaco Miozzi e il presidente Gazzani – La nostra contrarietà agli Ogm è netta e chiara. Il riso è un bene troppo prezioso per il nostro territorio perché divenga biotech: rappresenta la nostra storia, la nostra cultura, la nostra tradizione e vuole continuare a essere anche in futuro la nostra ricchezza e il nostro orgoglio. L’impegno dei prossimi mesi sarà proprio far crescere e alimentare la cultura del non geneticamente modificato».
L’appuntamento per tutti quelli che vogliono difendere non solo il riso, ma l’idea stessa di agricoltura sostenibile e di qualità, è alla 44^ Edizione della Fiera del Riso di Isola della Scala, dove si terrà un incontro sul nostro futuro di cittadini e produttori responsabili, non asservibili alle logiche di profitto delle multinazionali, a difesa dei territori, delle varietà agricole e delle nostre tradizioni.
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