Il sito di Montalto è uno dei più probabili per la localizzazione di almeno un reattore nucleare: è vicino al mare in una zona costiera a basso rischio sismico e idrogeologico, potendo già contare sulla presenza di una rete elettrica in grado di trasportare 3500 MW. A Montalto, prima del referendum, era in costruzione una contestata centrale nucleare e proprio qui c’è già stata una visita di tecnici di EDF, l’azienda francese che insieme a Enel dovrebbe portare avanti i piani nucleari del governo.
Il governo italiano, con la legge 99/2009, ha escluso le regioni da qualsiasi scelta relativa alla localizzazione dei siti nucleari: tredici regioni hanno presentato un ricorso alla Corte Costituzionale contro questo sopruso.
«Tocca adesso ai candidati alla guida delle regioni prendere subito una posizione chiara contro il nucleare, altrimenti dopo le elezioni verranno imbavagliati e costretti ad accettare le decisioni del governo» continua Lepore.
Greenpeace ha già raccolto oltre 64mila firme contro il nucleare in meno di un mese sul sito www.nuclearlifestyle.it e ha attivato un numero verde gratuito – 800.864.884 – attraverso il quale i cittadini stanno continuando a lasciare ai candidati i propri messaggi contro il nucleare.
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