Il Consiglio di Amministrazione della Banca popolare dell’Emilia Romagna ha esaminato ed approvato i risultati individuali della banca e consolidati di Gruppo al 31 dicembre 2009. In un anno, come il 2009, caratterizzato da una delle più gravi crisi economiche del dopo guerra, il Gruppo Bper conferma la propria capacità di operare e crescere anche in condizioni di mercato particolarmente sfavorevoli, mantenendo un forte legame con il territorio e non facendo mancare il sostegno creditizio alle aziende meritevoli dal punto di vista industriale e patrimoniale/finanziario. In particolare, attraverso il sistema di banche territoriali, che costituisce una delle peculiarità del gruppo, è stato possibile mantenere un trend positivo di crescita dei volumi intermediati con la clientela, costituita principalmente da famiglie e piccole e medie imprese.
Dal punto di vista economico il calo dei tassi ha inciso negativamente sullo spread, con una contrazione del margine di interesse che a perimetro di consolidamento costante, risulta pari al 14,3%. Nel contempo, la positiva dinamica delle commissioni, unitamente al contributo derivante dalla gestione finanziaria, hanno determinato una significativa crescita del margine di intermediazione (+14,5% rispetto al 31 dicembre 2008 e +10,1% a perimetro di consolidamento costante). Il buon andamento del margine di intermediazione ha consentito di attenuare gli effetti, a livello di utile netto complessivo, dell’aumento degli accantonamenti su crediti, ascrivibili al deterioramento della qualità del credito conseguente alla grave recessione in atto, nonchè agli accantonamenti iscritti nel bilancio di esercizio delle controllate Meliorbanca e Carispaq.
Anche sul fronte costi, il gruppo ha dimostrato, nel corso del 2009, di avere attivato una politica di gestione orientata al miglioramento dell’efficienza operativa: infatti, a perimetro di consolidamento costante, le spese per il personale e le altre spese amministrative aumentano rispettivamente del 3,1% e del 2,9%; circa la metà di tale incremento è giustificato con i costi di funzionamento dei 36 sportelli acquisiti da Unicredit alla fine del 2008 e, quindi, presenti solo per un limitato periodo nello scorso esercizio.
A perimetro di consolidamento costante ed al netto degli effetti negativi di Italease nel bilancio 2008, il risultato al lordo di imposte evidenzia una riduzione, rispetto al 2008, pari al 13,8%.
L’utile netto consolidato di competenza della capogruppo (al netto della quota di terzi) è pari a € 115,8 milioni, in calo del 13,4% rispetto al 2008.
Nell’ambito del bilancio consolidato, la capogruppo Banca popolare dell’Emilia Romagna ha registrato un utile netto di esercizio pari a € 146,5 milioni, più che raddoppiato rispetto al risultato ottenuto nel 2008.
Tra le banche controllate, Carispaq ha chiuso un esercizio influenzato dagli effetti del terremoto dell’aprile 2009. In particolare, la banca ha registrato una perdita netta pari a € 19,2 milioni, che si confronta con un utile netto 2008 pari a € 12,2 milioni. Tale risultato incorpora un aumento significativo degli accantonamenti su crediti, pari € 38,7 milioni contro i € 9,8 milioni del 2008, come conseguenza della politica doverosamente prudenziale adottata dalla banca che ha rafforzato i presidi sulle posizioni del “cratere”, ben oltre gli standard adottati precedentemente all’evento sismico.
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