Ieri Nestlé, a sole due ore dal lancio sul web del video contro Kit Kat – con il comunicato più veloce della storia – ha provato a rispondere a Greenpeace. Ha dichiarato l’intenzione di cancellare i propri contratti con Sinar Mas. Ma assolutamente non è abbastanza. Nestlé, infatti, potrebbe cancellare i propri contratti con Sinar Mas ma l’olio di palma di quest’ultima continuerebbe a scorrere a fiumi verso gli stabilimenti Nestlé attraverso rifornimenti di aziende terze come Cargill.Solo in Italia e in Spagna il video non è mai stato cancellato da Youtube. “Se dovessero oscurarlo anche nel nostro Paese, utilizzeremo altri canali per diffonderlo fino a quando Nestlé non si impegnerà a eliminare dalla sua filiera produttiva olio di palma che proviene dalla deforestazione” ha dichiarato Greenpeace.
Intanto, dopo Olanda, Belgio e Germania, le proteste dei attivisti e “oranghi” presso gli stabilimenti Nestlé arrivano anche a Pechino.
Nestlé oscura il video shock.
Ieri Nestlé, a sole due ore dal lancio sul web del video contro Kit Kat – con il comunicato più veloce della storia – ha provato a rispondere a Greenpeace. Ha dichiarato l’intenzione di cancellare i propri contratti con Sinar Mas. Ma assolutamente non è abbastanza. Nestlé, infatti, potrebbe cancellare i propri contratti con Sinar Mas […]
Anche se oscurano i video e le campagne pubblicitarie sui principali media sono di loro appannaggio, noi consumatori abbiamo un’arma potentissima: scegliere e guardare le etichette prima di comprare!
Io ad esempio non compro prodotti Nestlè da 30 anni!
Inoltre, ho scelto di non comprare quei prodotti che nell’etichetta riportano “amido modificato”, coloranti non naturali, e “altre diavolerie” che mi insospettiscono per la salute…