“Sono qui per ribadire che cosa abbiano rappresentato, nel segno del superamento della tragica esperienza della guerra e della barbarie nazista, la fondazione dello Stato democratico e la Costituzione che noi dobbiamo onorare anche rispettando tutte le istituzioni dello Stato democratico”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al termine della cerimonia commemorativa del 66° anniversario delle Fosse Ardeatine.
“Se ci sono i giovani che partecipano – ha aggiunto il Capo dello Stato, che nell’occasione ha incontrato e salutato folti gruppi di studenti – non è mai un rito, è un modo di rivivere l’esperienza tragica del passato. Ho il dovere, come si sa e come è scritto nella Costituzione, di rappresentare l’unità nazionale. Non penso ad altro che a questo: a come a tenere unito il Paese, a contribuire per la mia parte a tenere unito il Paese”.
Alla cerimonia commemorativa hanno preso parte il Presidente della Corte Costituzionale, Francesco Amirante, in rappresentanza del Senato della Repubblica, Vannino Chiti, e della Camera dei Deputati, Renzo Lusetti, il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Vincenzo Camporini, rappresentanti della comunità ebraica di Roma, parenti delle vittime della strage e numerose altre autorità civili, religiose e militari.
Il Capo dello Stato, dopo la deposizione della corona in omaggio alle vittime dell’eccidio, l’intervento del Presidente Nazionale dell’ANFIM, Rosina Stame, l’appello dei martiri ardeatini con i nomi delle 335 vittime, le preghiere cattoliche e ebraiche, ha visitato il Mausoleo Ardeatino e firmato l’Albo d’Onore del Sacrario.
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