E’ iniziata dalle Isole Catham in Nuova Zelanda (alle 7.45 ora italiana), la lunga maratona del WWF per il clima che oggi alle 20.30 ora locale, attraversando tutti i fusi orari, spegnerà le luci di oltre 4000 città e 1274 monumenti simbolo in 125 Paesi per un momento di coesione globale senza precedenti. Dalle Favelas di Rio de Janeiro alle colline di Los Angeles, dalla Città Proibita di Pechino alle Piramidi egiziane, centinaia di milioni di persone in ogni angolo del pianeta saranno virtualmente unite per dare un messaggio forte e chiaro contro i cambiamenti climatici e celebrare insieme l’unica cosa che tutti abbiamo in comune, il nostro pianeta. Sono oltre 140 tra grandi città e piccoli Comuni ad aver aderito, il messaggio del WWF partirà da Roma, dove il presidente onorario Fulco Pratesi e l’attore e regista Ricky Tognazzi, spegneranno la Fontana di Trevi, una delle più famose e amate fontane del mondo resa celebre dall’immersione di Anita Ekberg nel film “La dolce vita”.
“Vincere la lotta contro i cambiamenti climatici garantirebbe davvero una ‘dolce vita’ al nostro pianeta, agli ecosistemi che lo rendono vivo, a tutte le specie animali e vegetali che li popolano e agli esseri umani, che senza la natura non potrebbero sopravvivere e dovrebbero affrontare fenomeni di portata inimmaginabile – ha detto Fulco Pratesi, Presidente Onorario del WWF Italia – L’Ora della Terra è un’occasione storica per far sentire la propria voce, insieme a quella di centinaia di milioni di persone, attraverso un semplicissimo gesto. Spegniamo quindi le luci, celebriamo il pianeta e godiamoci la bellezza di questo momento.”
In Italia resteranno al buio anche la Mole Antonelliana a Torino, il Castello Sforzesco e il “Pirellone” a Milano, Palazzo Vecchio a Firenze, la Torre di Pisa e tutta la Piazza dei Miracoli, la Valle dei Templi ad Agrigento e l’Acquario di Genova, il Castello Visconteo a Trezzo sull’Adda, il Castello di Monteriggioni, Piazza Sant’Oronzo a Lecce, la Torre San Pancrazio a Cagliari e il Palazzo Comunale di Palermo.
L’Earth Hour 2010 è stata tradotta in 38 lingue ed è stata diffusa da oltre 90 siti e blog nazionali del WWF. Sui social network l’iniziativa ha trovato 2 milioni di “amici” e ha raggiunto più di 6 milioni di persone, mentre nelle ultime 24 ore è stata citata online più di 30,9 milioni di volte ovvero 357 volte al secondo. Nei 125 Paesi che hanno aderito sono compresi tutti i Paesi del G20, ben 14 nazioni africane e anche Stati poco scontati come il Qatar e l’Arabia Saudita, e si spegneranno 56 capitali nazionali e 8 delle 10 metropoli più popolate del pianeta.
Moltissime le iniziative organizzate in tutto il mondo: le fiaccolate notturne sotto le Cascate Vittoria (Zimbabwe), le cene a lume di candela nei parchi nazionali della Namibia, del Kenya o dello Zambia, le esplorazioni notturne delle Oasi WWF in Italia, i flash mob nelle Filippine, fino al grande “Earth Hour Festival” di Toronto. In Spagna hanno aderito anche il regista Pedro Almodovar e le squadre di calcio del Valencia e del Real Madrid, mentre il celebre campo da golf di Saint Andrews in Scozia ha organizzato un torneo notturno. In Australia si spegnerà il 97% degli edifici governativi.
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