Una mostra laboratorio a Pompei per approfondire la storia e l’evoluzione degli scavi ma anche per sensibilizzare e diffondere, attraverso moderne tecnologie, una cultura della prevenzione del rischio vulcanico. E’ stata inaugurata ieri, 30 marzo, l’esposizione “Pompei e il Vesuvio, scienza conoscenza ed esperienza” che fino al 1 agosto introdurrà i visitatori alla scoperta di uno dei siti archeologici più importanti e visitati al mondo, con oltre due milioni di persone ogni anno. “Un percorso di conoscenza” più che un’iniziativa didattica, ha spiegato Marcello Fiori, commissario delegato per l’emergenza dell’area archeologica di Napoli e Pompei e organizzatore dell’esposizione insieme alla Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Napoli e Pompei e alla Provincia di Napoli.
Conoscere il passato è fondamentale per pianificare il futuro; da qui, il coinvolgimento nell’iniziativa dell’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dell’Osservatorio Vesuviano e del Dipartimento della Protezione Civile. Presente infatti all’inaugurazione della mostra il Capo Dipartimento della protezione civile Guido Bertolaso che, nell’occasione, ha effettuato anche un sopralluogo dell’area degli scavi archeologici.
L’incidenza del rischio vulcanico in tutto il territorio del Golfo di Napoli è elevatissima. Per questo, oltre all’esposizione di supporti visivi, exibit scientifici, manufatti e reperti archeologici, il cuore della mostra è la sezione dedicata al “Laboratorio di esperienze”, realizzato in stretta collaborazione con il Dipartimento della protezione civile. Il percorso espositivo permette infatti di approfondire con strumenti interattivi e con un approccio multidisciplinare la conoscenza del rischio vulcanico e del rischio sismico.
Il Laboratorio presenta, alla fine del percorso, anche il simulatore sismico già esposto alla mostra “Before, immediately, tomorrow”, allestita nella Caserma della Guardia di Finanza di Coppito in occasione del vertice G8 e dedicata al terremoto in Abruzzo e ai sistemi di costruzione antisisimica.
La Piattaforma Sismica è infatti un sofisticato dispositivo in grado di riprodurre, esattamente, un terremoto avvenuto in qualsiasi parte del mondo. Per questo è stata portata anche a Bruxelles in occasione del Forum Europeo della Protezione Civile del 25 e 26 novembre scorso. Nella sezione, insieme al simulatore, anche contributi audiovisivi e l’esposizione delle principali attrezzature e tecnologie che vengono usate attualmente per la prevenzione del rischio vulcanico.
Le altre sezioni del percorso espositivo raccolgono invece: riproduzioni, antichi documenti d’archivio, campioni di rocce, filmati e fotografie delle più devastanti eruzioni del Vesuvio; la narrazione storica, scientifica, letteraria, visiva e virtuale che ricostruisce gli ultimi istanti di Pompei nel 79 d.c.; la storia degli scavi, 250 anni di ricerche, che hanno condotto al rinvenimento delle antiche vestigia sepolte. A chiudere il percorso, il punto informativo, nel quale il visitatore può personalizzare la propria esperienza all’interno dell’area archeologica e creare il proprio itinerario di visita della mostra.
Lascia un commento