Villa Sant’Angelo. Un anno dopo

6 aprile 2010. Anche nel comune di Villa Sant’Angelo si è voluto celebrare il ricordo delle vittime del tragico evento che esattamente un anno fa ha sconvolto l’aquilano. Fin dalle prime ore del mattino, verso le famigerate 3:32 ovviamente, le persone sono in strada, sostenute da emozioni dissonanti, quasi in competizione mentre si inseguono tra […]

7

Foto: Manuel Romano

6 aprile 2010. Anche nel comune di Villa Sant’Angelo si è voluto celebrare il ricordo delle vittime del tragico evento che esattamente un anno fa ha sconvolto l’aquilano. Fin dalle prime ore del mattino, verso le famigerate 3:32 ovviamente, le persone sono in strada, sostenute da emozioni dissonanti, quasi in competizione mentre si inseguono tra le fiaccole accese. C’è silenzio, discrezione anche nel salutarsi , come a non voler interrompere il reciproco flusso di sensazioni e ricordi. Per gli antropologi i riti funebri permettono a chi vi assiste di sopportare la dipartita di qualcuno partecipandone alla rappresentazione; accettare il presente per poter guardare al domani. La fiaccolata per la comunità di Villa Sant’Angelo è allora forse il modo per esorcizzare un ricordo agghiacciante, un incubo collettivo; guardarsi in faccia e accettare insieme lo stato di cose, per poter proseguire in memoria e nel rispetto di quei diciassette rintocchi di campana, di diciassette amici. È come uscire da una lunga degenza e iniziare a riassaporare la normalità a brevi respiri. La presenza di molti dei volontari che hanno prestato soccorso alla popolazione di Villa sembra idealmente chiudere il cerchio, Natura permettendo. Poco il tempo per il riposo, già verso le 10:00 le autorità locali accolgono le rappresentanze istituzionali dei vari comuni, province e regioni che hanno indirizzato il loro aiuto e la loro solidarietà al piccolo comune abruzzese (in particolare Trentino ed Emilia). Dopo una parata all’interno del villaggio MAP, l’incontro con la popolazione, al quale interviene anche Guido Bertolaso. Il ricordo del 6 aprile scorso è celebrato anche attraverso la rappresentazione artistica con l’esposizione delle opere del pittore aquilano Giorgio Izzo, del pittore teramano Ercole Furia e con la mostra fotografica “La Terra Trema Ancora” di Emidio Nardis. Quest’ultima è incentrata proprio su Villa Sant’Angelo, paese d’origine dell’autore, sull’ aspetto passato e presente dei suoi luoghi più tipici, sui suoi volti, un percorso spaziale e temporale attraverso vicoli e ricordi, nella condivisa e pressante attesa di futuro. Se il tempo sembra allora aver aiutato le comunità del cratere ad fare i conti col recente passato, starà ora alle istituzioni sostenerle affinché possano tornare a guardare a una normalità che rimane ancora orizzonte.

Sandro Coletti

Una risposta a “Villa Sant’Angelo. Un anno dopo”

  1. ercole furia ha detto:

    grazie per il bel servizio …sono l’artista che ha dipinto il quadro su Villa S.Angelo,grazie avete dimostrato professionalita’ ed interesse, spero in futuro di collaborare.
    Distinti Saluti
    Ercole Furia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *