La massiccia partecipazione alle iniziative per il primo anno dal terremoto rappresentano “una forte testimonianza del dolore di una città che vuole ripartire”, secondo l’assessore ai Grandi eventi, Marco Fanfani. Circa 35.000 persone hanno seguito all’Aquila le celebrazioni del 5, 6 e 7 aprile “segno evidente – ha commentato Fanfani – che i momenti di riflessione individuati dal Comune dell’Aquila e dal coordinamento 6 aprile e inseriti nel programma ufficiale sono stati condivisi. Di ciò vanno ringraziati la Curia e i Comitati, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, le associazioni di volontariato e tutti coloro che si sono impegnati per l’importante collaborazione prestata”.
“Il ‘fiume’ umano che ha partecipato alla fiaccolata della notte tra il 5 e il 6 aprile – ha detto ancora Fanfani – ha commosso tutti, soprattutto per la dignità di chi, un anno fa, ha perso parenti se non addirittura l’intera famiglia. Le staffette del tardo pomeriggio, la funzione religiosa protrattasi fino all’alba del 6 aprile a Collemaggio, le luci della Basilica di San Bernardino, l’inaugurazione della scultura dell’artista Walter Di Carlo, le centinaia e centinaia di bambini di Parco del Sole, i concerti nella basilica di Collemaggio con le maggiori istituzioni culturali aquilane, le iniziative nella scuola della guardia di finanza e nell’ateneo, le celebrazioni nelle chiese del Suffragio e di San Sisto sono state seguite da tantissima gente. Va inoltre sottolineata la moltitudine di persone che ha preso parte alle commemorazioni di Onna e degli altri centri del circondario dell’Aquila”. E la circostanza che le iniziative siano state particolarmente sentite dalla popolazione “è confermata – ha affermato Fanfani – anche dal seguito dei media italiani ed esteri, particolarmente elevato, con più di 15 tra televisioni e radio e oltre 400 giornalisti accreditati e provenienti da diversi Paesi europei”.
Ciò che ha colpito è stata “la presenza anche di tanti non aquilani, soprattutto giovani, in qualche modo coinvolti nella tragedia del terremoto del 6 aprile di un anno fa e che sentiremo sempre uniti a noi nello sconforto per l’accaduto, ma anche nella speranza del futuro – ha osservato Fanfani – nonché la compostezza dei partecipanti alla fiaccolata e alle altre iniziative”. Una compostezza manifestata in un silenzio “che, come ha osservato giustamente il sindaco Massimo Cialente – ha aggiunto Fanfani – è segno tanto di riflessione quanto di voglia di rinascita, attraverso l’unità del popolo aquilano”.
“A questo encomiabile comportamento – ha concluso l’assessore comunale ai Grandi eventi – si è purtroppo contrapposto l’atteggiamento negativo di pochissime persone che, in particolare durante la seduta del Consiglio comunale di piazza Duomo, si è posta contro tutte le istituzioni in modo esecrabile; gente che non rappresenta L’Aquila. Il dissenso espresso nelle dovute maniere è espressione democratica, quello ostentato con maleducazione non è accettabile. Per questa ragione, la presidenza del Consiglio comunale e le altre istituzioni competenti dovranno assumere tutte le iniziative a tutela dell’immagine della massima assemblea del capoluogo abruzzese”.
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