Questa mattina, nei pressi dell’aeroporto russo di Smolensk , si e’ schiantato l’aereo dove viaggiavano oltre a Lech Kaczynski, il capo di stato maggiore polacco, Frantiszek Gagor, il viceministro degli Esteri, il governatore della banca centrale, 13 ministri, l’ex presidente Ryszard Kaczorowski, alcuni deputati, il candidato conservatore alle prossime presidenziali Przemyslaw Gosiewski e il vescovo cappellano dell’esercito. Particolarmente colpite le forze armate polacche che hanno visto scomparire oltre a Gagor, anche il capo delle forze sul campo, Bronislaw, il capo dell’Aeronautica militare, Tadeusz Buk, e quello dell’esercito, Andrzej Blasik, il capo delle forze speciali, Wojciech Potasinki, e il vice ammiraglio Andrzej Karweta. Nell’incidente quindi è stato decapitato tutto il gotha delle istituzioni polacche, con l’eccezione dell’attuale premier Donald Tusk, che ha subito disposto una riunione d’emergenza di quel che resta del governo a Varsavia. La tv polacca ha reso noto che i poteri del capo dello Stato sono stati assunti dal presidente della Camera, Bronislaw Komorowski fino alle prossime elezioni presidenziali.
Una settimana di lutto nazionale in Polonia e ‘ stata decretata da Komorowski, presidente della Sejm (camera bassa del Parlamento) che ha appena assunto le funzioni di presidente della Repubblica, in sostituzione dello scomparso Kaczynski.
La Polonia e’ sotto shock per l’enorme sciagura che ha colpito lo Stato polacco
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al presidente ad interim della Repubblica di Polonia Bronislaw Komorowski un messaggio «In questo momento così grave l’Italia, unita al suo paese da tradizionali vincoli di autentica amicizia, si sente particolarmente vicina al popolo polacco con il quale condivide gli ideali europei e l’impegno di pace nella libertà. Desidero farle giungere a nome mio personale e di tutto il popolo italiano – conclude il capo dello Stato – l’espressione del più sentito cordoglio e della più sincera partecipazione al durissimo lutto che colpisce l’intera nazione polacca nelle sue più alte istituzioni».
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