Facevano parte di una classe di una scuola media di Roma (intitolata ad Anna Magnani) e sono morte in gita, nella splendida Ventotene, per il crollo di una parete rocciosa. Avevano una 13 e l’altra 1; una morta sul colpo, l’altra, dapprima rianimata, ma spirata subito dopo. Erano in un campo scuola, sulla spiaggia di Cala Rossano, poco lontano dal porto nuovo. I genitori, prontamente avvertiti, sono giunti sull’isola con un elicottero della protezione civile decollato da Ciampino. Sul posto è arrivato anche il magistrato della Procura di Latina che si occuperà dell’inchiesta. Al momento pare sia stata l’improvvisa caduta di un masso a causare oltre alle due vittime, altri due feriti: una coetanea, attualmente ricoverata all’ospedale di Latina e un quarto ragazzino, ricoverato presso il nosocomio di Formia. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ha espresso, in una nota e a nome di tutta la città, dolore per la tragedia e grande vicinanza alle famiglie. Anche il vicepresidente di turno del Senato, Vannino Chiti, ha espresso il cordoglio dei senatori e introdotto un dibattito in cui sono stati sottolineati i problemi di sicurezza e di salvaguardia del territorio, in particolare nelle isole pontine. Anticamente denominata dai greci Pandoteira, l’isola di Ventotene divenne in seguito una colonia romana dove venivano confinati per vari motivi membri della famiglia imperiale. Tra le peculiarità dell’isola, la recente realizzazione dell’elisuperficie che consente agli elicotteri di soccorso (118, protezione civile, forze dell’ordine) di intervenire evitando i disagi dell’insularità e realizzando la continuità territoriale a fini di sicurezza e tutela della salute. Ma stavolta ogni intervento per le due ragazzini si è dimostrato inutile.
Carlo Di Stanislao
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