Da domani 24 a lunedì 26 aprile anche Legambiente Abruzzo aderiranno alla mobilitazione nazionale per ricordare il 24esimo anniversario del disastro di Cernobyl. Il 26 aprile del 1986, infatti, esplose il reattore numero 4 della centrale nucleare ucraina. I danni di quel disastro non sono stati ancora del tutto quantificati.Per sfatare alcuni miti e ricordare i rischi che si corrono con una centrale nucleare nel Paese, in alcune piazze abruzzesi verranno allestiti stand in cui sarà distribuito materiale informativo e messi a confronto prodotti tipici e biologici con quelli contaminati, ovvero alimenti prodotti nei pressi di una ipotetica centrale atomica in funzione. Si potrà inoltre contribuire al Progetto di solidarietà “Rugiada” e firmare la petizione “Per il clima contro il nucleare”.
Le piazze abruzzesi coinvolte sono quelle di: Chieti, Vasto, Paglieta, Scerni, Lanciano, Atessa, Francavila, Pretoro, Torino di Sangro (loc. Le Morge); Giulianova, Silvi e Guardiavomano; Pescara e Scafa; la città de L’Aquila.
«Chi è a favore del nucleare – dichiara Luzio Nelli della segreteria regionale Legambiente – afferma che ora le centrali così dette di ultima generazione sono sicure. In realtà, oltre a non essere ancora stata risolta la questione delle scorie, ci sono effetti collaterali che minacciano comunque la sicurezza dei territori anche in assenza di incidenti: l’ordinaria attività di una centrale rilascia piccole dosi di radioattività che contaminano il terreno, l’acqua, l’aria circostante, finendo così nella catena alimentare. Il nucleare non garantirà all’Italia il rispetto degli accordi internazionali sui cambiamenti climatici, non ridurrà la bolletta energetica degli italiani né le importazioni di combustibili fossili. Dobbiamo ricordare al Governo centrale che l’Italia dice No!».
Questa iniziativa fa parte del Cernobyl day, promosso in tutto il mondo dall’associazione francese Sortir du nucleaire.
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