Tradizione e modernità al servizio della leggenda. Questo lo slogan del nuovo Campo Centrale del Foro Italico inaugurato stamane nel corso di una suggestiva cerimonia che ha preceduto l’inizio degli incontri della terza giornata del torneo. Una frase scritta sui teloni disposti sul campo pronta a trasformarsi nella sezione della struttura del nuovo impianto.E’ stata Lea Pericoli a fare da cerimoniere dell’inaugurazione alla quale sono intervenuti il presidente del CONI Gianni Petrucci, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport Rocco Crimi, il presidente della Fit Angelo Binaghi, Nicola Pietrangeli, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, Ernesto Albanese, il numero uno del mondo Roger Federer ed il quattro volte campione del Foro Rafa Nadal.
“E’ una grande emozione e soddisfazione per lo sport italiano – ha sottolineato il presidente del CONI Gianni Petrucci -. Questo Centrale è una vittoria di squadra: del Governo, della Federazione Italiana Tennis, della Provincia di Roma. Nello scenario più bello del mondo celebriamo la vittoria del ‘sistema-Italia’. Faccio i complimenti a CONI Servizi e ringrazio due campioni come Federer e Nadal per essere qui – ha aggiunto -. Questo è quello che l’Italia e la città di Roma sanno mostrare”. Il il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport Rocco Crimi ha invece voluto sottolineare come “senza questo impianto sportivo avremmo rischiato di non avere più gli Internazionali”.
“Senza nulla togliere a Federer e Nadal – ha esordito il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta – mi fa piacere vedere qui ad inaugurare l’impianto due campioni come Nicola Pietrangeli e Lea Pericoli. Questa struttura è bella, funzionale, moderna: un’impresa che tutti pensavano fosse difficile da realizzare”. Emozionata Lea Pericoli: “Sono felice di inaugurare questo Centrale che va al di la di quanto avrei mai potuto immaginare”.
Per una volta sulla terra rossa in giacca e camicia invece che maglietta e pantaloncini Rafael Nadal e Roger Federer. “Voglio ringraziare tutta la gente che ha reso possibile la costruzione di questo incredibile stadio – ha detto lo spagnolo, quattro volte re di Roma – sono felice di essere qui”. Meno a suo agio con l’italiano il numero uno del mondo: “Basta appena per dire ‘ciao a tutti’ – ha scherzato Federer, che al Foro non ha mai vinto (ha raggiunto la finale nel 2003 e nel 2006) -. Questo è uno stadio bellissimo in un luogo davvero affascinante”.
Taglio del nastro a sei mani – quelle di Petrucci, Federer e Nadal – con tanto di benedizione per il battesimo del nuovo Campo Centrale.
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