“Avrei voluto essere lì con Voi per questa festa di solidarietà, ma Vi sono accanto con il cuore e ammiro questa grande prova di solidarietà che avete dimostrato nei confronti del popolo italiano e dell’Abruzzo.
Tutti noi abbiamo ancora nella mente le immagini del 6 aprile 2009: l’Italia era ferita, l’Abruzzo in ginocchio. Dovunque, in quei paesi e in quelle città, c’erano disperazione e dolore”
E’ quanto scrive il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel messaggio di ringraziamento per la Casa d’Abruzzo e Melbourne.
“Ma subito ci siamo rialzati,- continua il premier – con impegno e passione costanti siamo riusciti a lavorare per ridare ai cittadini colpiti dal terremoto una casa dignitosa in tempi brevi. Lo abbiamo fatto e ne andiamo orgoglioso. E siamo riusciti anche a innalzare l’Aquila al centro dell’attenzione mondiale, portando lì lo svolgimento del G8. Oggi, tutti Voi state toccando con mano quanto la catena della solidarietà internazionale abbia prodotto risultati che sono il frutto di una vicinanza profonda e concreta. La comunità italo australiana ha dimostrato, come già in passato, di essere protagonista di una storia che unisce in un ponte ideale l’amata Italia e il Paese che la ha accolta. Il Nuovo Teatro Stabile dell’Aquila, che è stato scelto come obiettivo da raggiungere grazie alla generosità della comunità italiana che vive ed opera in Australia, resterà come un segno permanente del Vostro legame con l’Italia”.
“Per questo – conclude Berlusconi – esprimo il mio ringraziamento, anche a nome del popolo abruzzese e di tutti gli italiani, al Primo Ministro australiano Kevin Rudd, ai componenti della comunità italo-australiana, e a tutti i cittadini del Vostro Paese che si sono attivati per contribuire alla ricostruzione in Abruzzo. La Vostra è la generosità di persone che non hanno perso la memoria di cosa significhi affrontare periodi di rinnovamento, personale e comunitario. E’ la solidarietà di chi, avendo avuto successo, sa bene quanto sia importante l’aiuto, la vicinanza, l’affetto per coloro che si trovano ad affrontare dei passaggi della vita difficili e duri”.
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