E’ convocata per Giovedì 20 Maggio un assemblea dei Ricercatori della Facoltà di Medicina e Chirurgia per ribadire le motivazioni della settimana di protesta contro il Decreto Gelmini e mettere a conoscenza della mozione approvata in C.d.F. gli studenti tutti, che saranno i primi ad essere penalizzati se tale decreto dovesse essere approvato. Il D.D.L. ha, in modo evidente, l’intenzione di scardinare il Sistema nazionale dell’Università pubblica, concentrando le scarse risorse in pochi Atenei ritenuti eccellenti e ridimensionando il ruolo di tutti gli altri. Inoltre si aumenta la differenza tra gli ordinari e gli associati, nell’ambito di un modello che sarà sempre più costituito da pochi docenti di ruolo e da una base amplissima di precari, in presenza di funzioni di docenza svolte e non riconosciute dai Ricercatori. Il DDL modifica la natura stessa dell’Università sottraendole il ruolo di sede principale della Ricerca: non è un caso che non si affrontino la questione dei ricercatori e quella dell’accesso delle nuove generazioni. E’ oramai più che evidente che si vuole demolire definitivamente l’Università pubblica, autonoma, di qualità e aperta a tutti. Contro questo progetto è necessario che la società civile e il mondo universitario (professori, ricercatori, precari, dottorandi, tecnico-amministrativi, studenti) si mobilitino compatti. Si proclama lo stato di agitazione e si invitano tutte le componenti universitarie a riunirsi insieme nelle Assemblee di Facoltà e di Ateneo per discutere sul DDL governativo anche alla luce degli emendamenti presentati.
Giovanni Farello
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