Danilo Restivo, principale sospettato nelle indagini sulla morte di Elisa Claps, è stato fermato all’alba di oggi, dalla polizia di Bournemouth, nel sud dell’Inghilterra, in relazione all’omicidio di Heather Barnett, 48enne che abitava di fronte a lui e che fu uccisa il 12 novembre 2002. Inoltre, si è appreso dalle news di oggi, che la polizia inglese sta setacciando l’abitazione del 38enne italiano, da anni residente in Inghilterra. L’8 maggio scorso la famiglia Claps aveva presentato una memoria difensiva alla Procura di Salerno e chiesta l’arresto di Restivo che, intanto, è stato intervistato, venerdì scorso, dalla trasmissione di Retequattro “Quarto Grado”, perb la puntata in programmazione domenica prossima. Anticipando parte dei contenuti dell’intervista, il “Quotidiano della Basilicata”, aveva pubblicato lunedì le dichiarazioni di Restivo, che si è detto detto deluso per l’atteggiamento della stampa nei suoi confronti. Ci sarebbe stata, secondo Restivo, “una corsa alla dichiarazione ufficiale di serial killer”, volendo accostare il suo nome anche ad un terzo omicidio: quello della coreana Oki Shin, uccisa a Bournemouth, sempre nel 2002. Jong-ok Shin, ‘Oki’ per gli amici, studentessa sudcoreana di lingue, fu uccisa con tre coltellate nel giugno 2002, a Malmesbury Road Park, nel quartiere di Charminster, a Bournemouth poco lontano dall’abitazione di Restivo. Per la sua morte fu condannato all’ergastolo Omar Benguit, tuttora in carcere. Dopo il ritrovamento del corpo di Elisa Claps, il legale di Benguit, Stefano Di Giovanni, ha chiesto la revisione del processo e l’accertamento di eventuali collegamenti con l’omicidio Claps e quello di Heather Barnett. In tutti e tre i casi l’assassino infierì con una lama; inoltre, nella mano destra di Heather fu trovata una ciocca di capelli, mentre, a Jong-ok Shin fu tagliata una ciocca di capelli. Restivo, che oggi è sposato e vive ikn Inghilterra da otto anni, era già stato interrogasto in relazione alla uccisione della sarta Heather Barnett, ma si era dichiarato estraneo al delitto. La polizia del Dorset ritiene oggi, che un elemento importante dell’inchiesta e anche un possibile collegamento con il caso Claps, è costituito dai capelli di un’altra persona trovati tra le mani della Barnett. Infatti gli inquirenti avrebbero stabilito che diverse donne hanno dichiarato di essersi accorte, sia a Bournemouth che a Potenza, che qualcuno ha rubato loro ciocche di capelli mentre viaggiavano in autobus. Il 38enne italiano è stato portato alla stazione di Poole e la polizia inglese, su mandato della Procura di Salerno, ha eseguito il prelievo del suo DNA.
Carlo Di Stanislao
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