Accogliere le proposte ANCI in materia di mobilita’ urbana, di revisione della regolamentazione del rilascio dei contrassegni invalidi, di modifica delle norme sugli ausiliari del traffico (prevedendo per loro la funzione di organi ausiliari di polizia stradale), portando poi ad almeno 120 giorni il termine per la notifica dei verbali di accertamento delle multe non contestate immediatamente. Queste le principali richieste contenute in una lettere che il Vicepresidente ANCI con delega alla sicurezza urbana, il Sindaco di Padova Flavio Zanonato, ha inviato a Mario Valducci, Presidente della Commissione Trasporti della Camera, in merito al testo del disegno di legge di riforma del Codice della Strada.
Zanonato ricorda che nel testo approvato dal Senato ‘’sono state apportate modifiche che incidono fortemente sulle attivita’ degli Enti locali, verso i quali si dimentica che rappresentano i maggiori proprietari di strade’’ e per questo motivo auspica il recupero delle proposte originarie ANCI.
Per quanto riguarda i tempi di notifica dei verbali di accertamento, Zanonato segnala infine che la riduzione a 60 giorni, rispetto agli attuali 150 ‘’rischia di mandare impunite milioni di infrazioni elevando il tasso di insicurezza e di illegalita’ da cui e’ gia’ afflitto il settore’’. Per il Vicepresidente ANCI, il termine di 60 giorni infatti ‘’e’ assolutamente irrisorio per ottemperare a tutti gli adempimenti che il procedimento sanzionatorio amministrativo attualmente richiede ed impone’’. Da qui la richiesta di portate tale termine a 120 giorni. Per Zanonato appare poi incomprensibile il fatto che ‘’per la notifica di multe contestate direttamente al momento dell’infrazione (per le quali quindi gia’ si conosce targa del veicolo, identita’ del trasgressore, ecc.) vengano previsti 90 giorni. Se invece la multa e’ elevata senza contestazione immediata, e quindi si deve procedere alla identificazione di auto, proprietario (privato o societa’), conducente, ecc. la notifica deve essere effettuate entro soli 60 giorni’’. ‘’In tale differenza di termini – conclude – sembra quasi di cogliere un intervento diretto a favorire i trasgressori nei cui confronti non e’ possibile la contestazione immediata’’.
L’abrogato termine di notifica delle contravvenzioni al CdS costituiva una chiara menomazione del sacrosanto diritto alla difesa del cittadino. Era in pratica impossibile ricordare dove come e quando un automobilista era stato ad esempio 140 giorni addietro e reperire testimonianze. Quando si discetta di sinistrosità stradale si parla esclusivamente dei comportamenti degli automobilisti e mai della scandalosa e criminale inadeguatezza delle infrastrutture. Consideriamo la SR.207 NETTUNENSE L’ARTERIA PIù PERICOLOSA D’iTALIA a causa soprattutto ma non solo per la prersenza di alberi assassiuni che la delimitano da ambo i lati. Per questo, i responsabili dovrebbero essere trascinati in Tribunale per OMICIDIO COLPOSO PLURIMO E CONTINUATO!
Signor ZANONATO, se Lei avesse un minimo di sensibilità giuridica non anteporrebbe le esigenze di cassa dei comuni ai diritti dei cittadini.
Un tempo, nemmeno troppo remoto i briganti assalivano i viandanti per rapinarli.
Oggi sono cambiate le divise e le armi ma per i cittadini è sempre la stessa solfa.”Fare cassa” è un eufemismo che sta per … Se ha bisogno mi scriva che glielo spiego.
Siamo stanchi, è ora di smetterla di depredare i cittadini che chiedono di esplicare quello che è uno dei fondamentali diritti dell’uomo: il diritto alla mobilità. Gli antichi romani non vi hanno insegnato nulla? Oltre alle strade edificate da loro, Appia, Flaminia, Cassia ecc. ci rimane ben poco.