Il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha partecipato a Parma alla cerimonia di formalizzazione istituzionale del network di “Città per la Famiglia”. Il documento, sottoscritto dai Sindaci dei 4 Comuni fondatori e da altri 42 Comuni, individua obiettivi e strategie a tutela della famiglia, evidenziando il ruolo di quest’ultima come soggetto chiave del benessere sociale e come ambito naturale di custodia, protezione ed educazione di ciascuna persona.
Il network italiano di “Città per la famiglia”, costituito dal Sindaco di Parma Pietro Vignali (Civico), dal sindaco di Roma Gianni Alemanno (PDL), dal sindaco di Bari Michele Emiliano (PD), dal sindaco di Varese Attilio Fontana (LEGA), è stato sottoscritto presso la Sala Consiliare del Comune di Parma anche dai sindaci di gran parte dei circa 50 Comuni che hanno aderito al network.
La tutela della famiglia risulta una questione percepita nella sua urgenza da schieramenti politici eterogenei, per questo la proposta è risultata interessante dal Nord al Centro e al Sud del Paese.
Ogni città che sottoscrive il documento si impegna a:
mettere in campo una fiscalità locale a misura di famiglia (rimodulazioni del sistema di tariffazione e accesso a tutti i servizi comunali);
porre particolare attenzione al fatto che le politiche comunali e le scelte amministrative siano effettivamente orientate a un sostegno delle famiglie (per esempio grazie alla costituzione di Agenzie con delega alla Famiglia, quali organismi trasversali a più assessorati garanti di una politica di governo della città nella sua interezza a “misura di famiglia”);
studiare strategie di valorizzazione del ruolo sussidiario non solo del nucleo famigliare ma anche delle associazioni all’interno del welfare locale;
promuovere a livello nazionale di un fisco a misura di famiglia.
Il sindaco Gianni Alemanno ha così dichiarato: “Il network che oggi viene ufficializzato è importante per due motivi. In primo luogo perché serve a lanciare un messaggio alla politica nazionale affinché il quoziente familiare sia alla base della futura riforma fiscale. Il sostegno alla famiglia è la miglior risposta ai problemi sociali del Paese, è sulle famiglie che si forma il reddito reale del Paese, per cui la scelta a favore della famiglia è una scelta a favore della realtà. Noi dobbiamo guardare alla concretezza delle persone e capire che se c’è crisi è anche perché le famiglie fanno fatica. La riforma deve essere ispirata alla sussidiarietà e avere come punto di riferimento la società civile. Il secondo motivo è che grazie a questa rete potremo condividere le buone esperienze dei Comuni. Noi a Roma, ad esempio, abbiamo imparato dal quoziente Parma e stiamo realizzando il quoziente familiare: questo vuol dire che è possibile anche in altri comuni. Noi oggi vogliamo affermare con forza che il quoziente familiare non è un’utopia e si può introdurre nonostante il momento di crisi”.
La presenza di più figli minori all’interno della famiglia si associa a un disagio economico più evidente. Il Quoziente Parma assegna un peso maggiore a ogni componente familiare, determinando una riduzione della tariffa tanto maggiore quanto più sono i componenti della famiglia stessa e gli impegni che gravano su di essa.
Paola Iandolo
Lascia un commento