Al via la seconda edizione di Reportage Atri Festival. Anche quest’anno la città di Atri sarà la suggestiva cornice del Festival del Reportage, rassegna di respiro internazionale dedicata al giornalismo di testimonianza e d’inchiesta. L’iniziativa è promossa da: Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Comune di Atri, Fondazione Tercas e Peliti Associati.La seconda edizione si apre con eventi, presentazioni di libri e inaugurazioni; prosegue fino alla fine d’agosto con dodici mostre fotografiche e installazioni.
Durante le quatto giornate di apertura la città di Atri si animerà con serate, spettacoli e incontri che tratteranno il tema del Reportage nei suoi molteplici aspetti: confrontando il linguaggio della fotografia con quello televisivo, la parola stampata e quella pronunciata. Non tanto un convegno quanto una festa in cui la musica e la buona tavola aggiungono il piacere della convivialità alla passione.
Il tema di quest’anno è: “Le forme del Tempo”.
“Il reportage, oggi” – afferma Toni Capuozzo, Direttore del Festival – “è un prodotto artigiano che viene guardato come si guarda una specie in via di sparizione. Il mondo è diventato un posto più piccolo, in cui tutti presumono di conoscere tutto, in cui ogni notizia si consuma velocemente, bruciando storie e volti. Lo sguardo è diventato un’occhiata sbrigativa. Il giornalismo degli ultimi periodi spesso rimastica le stesse storie. Il reportage rappresenta invece la possibilità di mantenere vive le differenze: un corto circuito che riaccompagna all’origine delle cose. Che succeda con le immagini o con le parole, con i rumori o con il silenzio, non importa: quel che conta è la profondità e l’intimità di uno sguardo e la sua soggettività, che ne fa un prodotto irripetibile. Più i media vanno veloci, più si impreziosisce la lentezza: per questo abbiamo deciso di dedicare il secondo Festival del Reportage di Atri al tema del Tempo”.
Tra le mostre che saranno inaugurate al Festival di Atri: Haiti 2010 curata da Annalisa D’Angelo, che racconta, attraverso gli scatti di Paolo Pellegrin, Larry Towell, Bruce Gilden e Peter van Agtmael (fotografi dell’agenzia Magnum Photos) la tragedia che lo scorso 12 gennaio ha messo in ginocchio la Repubblica di Haiti, After A, appunti fotografici sul Sud Africa, curata da Federica Angelucci, collettiva di giovani fotografi sudafricani che raccontano il loro paese oggi, dieci anni dopo l’apartheid; Picture Post, curata da Dewi Lewis e realizzata in collaborazione con Getty Images, omaggio alla storica rivista inglese (1938-1957); Gesti dell’Anima di Marco Anelli in cui l’autore cattura la fisicità dell’esecuzione di solisti e direttori d’orchestra durante le loro performance all’Accademia di Santa Cecilia; Palazzo di Marina Cavazza, realizzata in collaborazione con Fnac, un viaggio intimo e autobiografico all’interno di Palazzo Borghese; Luigi Barzini. Impressioni di viaggio. 1900-1902, in collaborazione con Fondazione Corriere della Sera, che racchiude circa 170 disegni di personaggi, figure tipiche, paesaggi, monumenti incontrati nei paesi visitati dallo storico inviato; Krusha-e-Madhe (1999-2009), un villaggio dopo la guerra di Ivo Saglietti che racconta i cambiamenti e le trasformazioni avvenute nei dieci anni che hanno seguito la guerra in Kosovo; All’ Est dell’Est di Klavdij Sluban, un viaggio attraverso un est silenzioso e schivo, lontano dai clamori politici e dagli sviluppi industriali che descrivono oggi l’oriente.
Il fitto calendario di incontri e presentazioni dei quattro giorni di apertura farà di Atri un luogo di scambio e di confronto tra i giovani e i maestri delle varie discipline. Anche quest’anno infatti viene data la possibilità ai giovani reporter di presentare i propri lavori ad una giuria di professionisti che assegnerà il premio Fondazione Coca-Cola HBC – Reportage Atri Festival per finanziare il progetto vincitore.
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