Oggi mercoledì 16 giugno si e’ svolta all’Aquila una grande manifestazione cittadina per chiedere al governo le misure necessarie in tema di tasse, occupazione, sostegno all’economia, certezza delle norme e dei tempi della ricostruzione della città dell’Aquila e del territorio.Circa dieci mila persone hanno aderito all’appello. In testa al corteo uno striscione con scritto ‘SOS’, poi tutti gli stendardi dei Comuni che hanno aderito e quelli della Provincia dell’Aquila e della Regione Abruzzo. Manifestazione imponente senza bandiere politiche, solo i colori nero e verde simbolo dell’Aquila ma, tanti slogan che racchiudevano la sfiducia e la disperazione della gente.
A oltre un anno dal sisma del 6 aprile 2009, infatti, la ricostruzione è ferma, il tessuto economico al collasso, la città e il territorio rischiano lo spopolamento.
L’economia delle zone colpite dal sisma del 6 aprile 2009, infatti, si trova tuttora in uno stato di enorme sofferenza: migliaia di disoccupati, cassintegrati, artigiani e commercianti che ancora non riescono a far ripartire le loro attività (e che hanno ricevuto finora solo un modesto sussidio di 800 euro mensili per tre mesi); proprietari di immobili inagibili che dovranno riprendere il pagamento dei mutui, senza poter disporre della loro casa; prezzi alle stelle per i locali commerciali; aziende insolventi a seguito della mancata attività dopo il terremoto.
L’arcivescovo Molinari durante l’omelia della Messa celebrata al termine della manifestazione per le tasse alle ore 18.30 nel tendone della parrocchia di Pile dice: “Siamo in un momento in cui la nostra città sta combattendo una lotta importante perchè si tratta della vita o della morte della nostra città…Siamo qui riuniti per pregare perchè la preghiera non è rinuncia alla lotta ma occasione per chiedere a Dio la forza che ci occorre per affrontare i tanti problemi”. Dopo aver fatto accenno al protagonismo degli abtitanti di Haiti nel post-terremoto l’arcivescovo ha aggiunto:” Cosa impedisce a noi aquilani di essere protaginisti della nostra ricostruzione? Se è colpa dello Stato denunciamolo, se è colpa delle Autorità locali denunciamolo ma non possiamo scaricare sugli altri le nostre responsabilità…Il nostro popolo attende risposte chiare non ordinanze complicate, incomprensibili che non servono a niente”. “Non dimentichiamo – conclude Molinari rivolgendosi agli aquilani – che ci sono anche i nostri doveri altrimenti la nostra lotta sacrosanta perde di forza e di credibilità”.
Enti, istituzioni, associazioni di destra e di sinistra: tutti compatti per chiedere al Paese di non abbandonare questa terra.
Il Commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, ha convocato per domani 17 giugno alle ore 12.00, una conferenza stampa presso la sede della Regione Abruzzo, a Palazzo Silone, per fare il punto sul problema delle tasse e sui fondi per la ricostruzione.
Speriamo: ‘Vogliamo un futuro degno’!!!
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