Chi può davvero accertare che i fondi assegnati dalla legge ai partiti per la promozione della partecipazione delle donne alla politica siano realmente impiegati per questo fine? Esiste una via legale per appurare che le donne allinterno dei partiti non vengano discriminate, oppure loperato dei leader politici è totalmente sottratto da ogni forma di controllo che non sia il generico (auto)accertamento di revisione contabile del Parlamento? Leggi specifiche come la 157/99 sui fondi elettorali – al cui adempimento i partiti paiono inderogabilmente tenuti – hanno una cogenza effettiva o solo virtuale? Questi i temi della conferenza stampa che si terrà sabato prossimo, 26 giugno, alle ore 11 presso la sala Simonetta Tosi della Casa Internazionale delle Donne (via della Lungara, 19), alla vigilia della causa per discriminazione femminile promossa dalla vice presidente dellosservatorio Onerpo, dott.ssa Wanda Montanelli, responsabile nazionale donne Idv al momento dellavvio – due anni fa – del procedimento legale presso il Tribunale di Milano contro il leader dellItalia dei Valori, Antonio Di Pietro.
La nostra è una causa pilota spiega la Montanelli che prima dellavvio della azione legale ha fatto anche un lunghissimo sciopero della fame di 42 giorni, interrotto su richiesta del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intrapresa soltanto dopo aver seguito tutti gli adempimenti formali previsti dalle normative parlamentari e partitiche, come il ricorso al Collegio dei Revisori della Camera dei Deputati che tuttavia ha poteri limitati, potendo operare un mero controllo contabile sulla regolarità dei bilanci e non anche esprimersi nel merito delleffettivo utilizzo dei fondi per le finalità previste dalla legge. Alla conferenza, che precede di quattro giorni l’udienza del Tribunale di Milano (mercoledì 30 giugno 2010, ruolo generale n. 13773/2008), prenderanno parte l’avv. Maddalena Claudia del Re, lavv. Gianmarco Cesari, presidente dellOsservatorio Vittime L.I.D.U, la dott.ssa Aura Nobolo, presidente dellosservatorio Onerpo per il rispetto delle pari opportunità, la giornalista Daniela Brancati, già direttrice del Tg3 e prima donna a dirigere un telegiornale nazionale, Milena Carone dellUDI, Unione Donne in Italia, la prof. Anna Rossi, docente universitaria già componente Consulta Donne Idv, e la presidente di Eudonna, Giovanna Sorbelli.
Laura Tussi
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