Riunione del Consiglio comunale dell’Aquila a Bruxelles, se non ci saranno risposte adeguate alle questioni dei tributi e della ricostruzione del capoluogo d’Abruzzo. La proposta è stata lanciata dal presidente dell’Assemblea, Carlo Benedetti, che intende sottoporre l’idea alla conferenza dei capigruppo. “Domani scadranno i termini per i benefici tributari concessi alle popolazioni terremotate – ha spiegato Benedetti – e, tranne che qualche promessa o dichiarazione di intenti, non abbiamo avuto risposte concrete da parte dello Stato. Nonostante una manifestazione pubblica con 20.000 persone e un Consiglio comunale straordinario a Roma, davanti al Senato. L’unica indiscrezione che conosciamo è il rinvio della restituzione delle tasse sospese. Ammesso che tale notizia diventi poi realtà con la modifica della manovra del Governo, comunque da dopodomani si torna a pagare le tasse. Il che significa, vista la situazione che esiste ancora all’Aquila e nel cratere, gettare sul lastrico famiglie e imprese, poiché solo poche di quest’ultime continueranno a ottenere la sospensione”.
Secondo Benedetti “L’Aquila continua a non avere risposte concrete, sia sotto il profilo dei tributi, considerando che quelli sospesi dovranno essere comunque restituiti integralmente, sia sotto l’aspetto della certezza dei fondi per la ricostruzione, che non c’è. Per questo – ha detto ancora Benedetti -, non essendo stati ascoltati dallo Stato, siamo pronti a convocare il Consiglio comunale a Bruxelles, cioè nel ‘cuore’ dell’Unione Europea. Forse l’Ue potrà essere più sensibile”.
“Tale iniziativa – ha concluso il presidente del Consiglio comunale del capoluogo abruzzese – potrà essere anche utile per capire finalmente se è stata veramente presentata la proposta di istituzione della zona franca, in che termini, a quali condizioni e con quali vantaggi, visto che finora siamo stati riempiti solo di tante belle parole, senza poter verificare direttamente la consistenza di questa proposta”.
Lascia un commento