Icona e simbolo dell’antiberlusconismo, Patrizia D’Addario c’è l’ha fatta e dopo varie “serate” e comparsate, ha presentato ieri a Roma, nella sala Domus Talenti (ex convento, sic) di via delle Quattro Fontane, il suo libro (edito da Alberti) “Gradisca Presidente”, in cui racconta la sua verità sul famigerato incontro a Palazzo Grazioli. Ed il par terre per la ex escort che ha il dubbio onore di avere intitolato un comma della “legge bavaglio”, è stato tutto antiberlusconiano, con in testa Norma Rangeri, direttrice de “Il Manifesto” e Luca Telese, giornalista de “Il Fatto Quotidiano”. E se non dovesse aver fortuna come scrittrice, la D’Addario non si preoccupa. Dal Corriere apprendiamo che, , sfumata la possibilità di un invito sul palco dell’Ariston, lo scorso febbraio, sarà la protagonista del Festivalshow, la kermesse musicale di Radio Bellla & Monella che negli ultimi anni si sta sostituendo per importanza al Festivalbar di Salvetti. Ed oltre ad essere ospite di alcune puntate fra fine giugno e primi di luglio, la bella Patrizia ha anche annunciato l’uscita di un intero album con dodici canzoni, tra cui Soltero, cantata in arabo e spagnolo, il cui video è stato realizzato al Twiga di Briatore a Marina di Pietrasanta (ma come, Briatore non è amico di Brunetta e quindi di Berlusconi?). E non basta. Da Blitz quotidiano, si apprende ancora che la escort più famosa d’Italia potrà finalmente appagare le sue aspirazioni da imprenditrice e costruire il suo residence da sogno. Pensare che tutto è iniziato, secondo il suo stesso racconto, dalla volontà di farsi raccomandare dal premier Silvio Berlusconi e invece è finita che il comune di Bari, con una semplice pratica burocratica, ha detto “sì” e ha dato il via libera alla costruzione di un complesso residenziale a Carbonara, nella provincia del capoluogo pugliese. La commissione per il paesaggio del Comune pugliese, organismo tecnico della ripartizione Urbanistica, a conclusione di una normale procedura burocratica di verifica delle condizioni di fattibilità, il 21 giugno scorso ha infatti approvato la pratica edilizia a nome della D’Addario. Ci sono voluti ben 40 anni per questo pezzo di carta ma la escort che ha fatto tremare il palazzo, rischiando di far cadere un governo della Repubblica con le sue rivelazioni shock sulle notti a luci rosse passate nel lettone di Putin del Cavaliere, potrà mantenere fede a una promessa fatta al padre che negli Anni ’70 aveva tentato invano di metter su quel complesso. Insomma, da oggetto sessuale a donna che realizza i sogni di famiglia: il papà, dal cielo, ne sarà certo orgoglioso.
Carlo Di Stanislao
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