“Esprimiamo una forte preoccupazione per il futuro della Protezione Civile nazionale. Le insistenti voci di tagli operati nell’ambito della manovra finanziaria, suffragati da primi allarmanti segnali, nonché le dichiarazioni pubbliche di molti Enti locali sul reale rischio di uno smantellamento dei sistemi regionali di protezione civile per i pesanti tagli finanziari apportati, accrescono la preoccupazione del mondo del volontariato sul futuro di un lungo percorso di crescita del sistema che negli anni, di Governo in Governo, ha mantenuto una positiva coerenza ed una importante continuità”.In una lettera indirizzata al premier Silvio Berlusconi le associazioni di volontariato lanciano l’allarme sul futuro della Protezione Civile italiana ribadendo l’importanza del contributo qualitativo e quantitativo del volontariato.
“Se i tagli – si legge ancora nella lettera – rappresentano un elemento di preoccupazione per il futuro di tutto il sistema di Protezione Civile, preoccupano ancora di più il mondo del volontariato, spesso il primo a subirne le conseguenze, poiché mettono in seria difficoltà tutte quelle attività di formazione, esercitazione, accrescimento delle capacità tecniche e logistiche, che rappresentano un punto ineludibile per continuare a garantire interventi efficaci e tempestivi in caso di calamità”.
Per questi motivi Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Legambiente Onlus, Unità Cinofile Italiane da Soccorso, Federazione Psicologi dei Popoli, Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta, Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo, Coordinamento Infermieri Volontari per l’Emergenza Sanitaria, PROCIV ARCI – Associazione Nazionale Volontari per la Protezione Civile, Federazione Italiana Ricetrasmissioni – Citizen’s Band, Società Nazionale di Salvamento, Associazione Nazionale Alpini (…) confidano in un intervento del capo del Governo.
Legambiente sottolinea come la preoccupazione sia rivolta soprattutto a quel sistema di protezione civile efficiente e di qualità in cui il volontarito rappresenta una componente fondamentale:
“Questi tagli – ha dichiarato il responsabile protezione civile di Legambiente Simone Andreotti – costituiscono una minaccia mortale alle attività di soccorso in emergenza, alle azioni di informazione e sensibilizzazione alla popolazione e di prevenzione dai rischi, insomma ciò che rischia di essere smantellato è proprio quel sistema di protezione civile che nulla a che fare con i grandi eventi”.
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