“La Notte di Caravaggio” è dedicata all’artista più amato di tutti i tempi, colui il quale ha ormai superato in popolarità globale persino i suoi “pari” Michelangelo e Leonardo. E proprio il suo lato oscuro è tra gli aspetti di seduzione, attrazione, bramosia, che lo hanno fatto paragonare a un idolo rock, rendendolo un fenomeno di consumo culturale del tutto moderno.
Sabato 17 luglio, nell’esatta ricorrenza del quarto centenario della morte, Roma gli rende omaggio con l’apertura dei luoghi che custodiscono le sue opere: la Galleria Borghese, punto di partenza della “Notte di Caravaggio” che, dalle 19 di sabato alle 9 di domenica, terrà aperta la collezione allestita dal cardinal Scipione Borghese nella sua villa, ma anche tre chiese che conservano sei dipinti del maestro: Santa Maria del Popolo (aperta solo fino all´una di notte), Sant´Agostino e San Luigi dei Francesi. Una “notte bianca caravaggesca” per ricordare, quattrocento anni dopo, la morte avvenuta a 39 anni il 18 luglio 1610 a Port´Ercole.
I musei e le chiese, raccordati da una linea continua di bus-navetta, inviteranno alla visita: dal tramonto all’alba, l’ingresso sarà libero, le visite guidate ma senza prenotazione e secondo la capienza dei luoghi. Un’idea di Rossella Vodret, soprintendente, studiosa e appassionata del maestro, promossa e poi realizzata dalla Soprintendenza speciale per il patrimonio e per il polo museale della città di Roma, con il coordinamento di Mondomostre. La stessa squadra reduce dal recente successo dell’esposizione record alle Scuderie del Quirinale. “Le tante opere di Caravaggio conservate nelle chiese e nei musei romani fanno rivivere il suo genio assoluto e irripetibile agli occhi di chi, ancora oggi, si emoziona davanti alle sue splendide tele”, spiega Vodret.
Porte aperte, orario continuato dal tramonto a giorno fatto (dalle 19 alle 9): una sfida non da poco se si pensa ai quasi seicentomila visitatori della mostra Caravaggio alle Scuderie che, nonostante il rush finale dell’apertura notturna, ne ha lasciati certo molti desiderosi di rivivere quella vertigine che può dare l’osservare da vicino (a lungo, con concentrazione) un dipinto del maestro, aldilà di ogni conoscenza storico-artistica: la Notte di Caravaggio è per tutti loro.
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