Tre giorni di dibattiti, incontri e seminari al villaggio turistico Baia San Giorgio di Bari per gli stati generali delle “fabbriche di Nichi” e adesso l’auto candidatura è ufficiale, “il cantiere dell’alternativa” è aperto. Obiettivo dichiarato, il posto di Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi; ma prima occorre “sparigliare i giochi” nel suo campo, quello di un centrosinistra “asfittico, che non ha saputo interpretare la crisi del mondo, dell’Europa e dell’Italia”. Vendola, facendo riferimento anche all’inchiesta sulla P3, dedica soprattutto una nota critica a quella sinistra che ”non sa pronunciare parole chiare sulla voglia di cambiamento radicale” e che continua a coltivare una certa ”simpatia per la sconfitta”. ”L’obiettivo e’ vincere – dice – e la prima regola per vincere e’ che questo verbo non venga coniugato in un luogo separato rendendo quella vittoria un obiettivo insignificante fuori del palazzo”. Di qui il suo slogan: “Cercare di vincere senza avere paura di perdere”.Il leader di Sinistra Ecologia e Libertà si butta in pista con largo anticipo e sfida i Ds, gli amici-nemici che, in primavera, gli scagliarono contro la candidatura dalemiana di Francesco Boccia alle primarie per la corsa regionale e ne uscirono con le ossa rotte. Attacca quella sinistra che non sa declinare la parola ”cambiamento” e che coltiva “simpatia per la sconfitta”. “A me è accaduto due volte di dover sconfiggere il centrosinistra per sconfiggere il centrodestra”, ha detto determinato Nichi, sottolineando la necessità di prendere decisioni e non ritardare scelte forti, come risposta alternativa alla “crisi in cui il centrodestra si dibatte”, d’accordo sul ‘no’ all’ipotesi di governo tecnico pronunciata da Tremonti, anche se per ben altri motivi. “Noi diciamo no ai governi tecnici e a quelli delle larghe intese: le primarie non sono una minaccia per il Pd o per il centrosinistra, e io mi candido per sparigliare questi giochi”, questo ha detto ieri a Bari, a conclusione dei “lavori generali” della sua “fabbrica”. La manifestazione è stata seguita anche attraverso il web e i social network e la fan page di face book di Nichi Vendola ha raggiunto quota 167.000, con 4.800 nuovi fan negli ultimi tre giorni. Preoccupate le reazioni dalla sinistra. Franceschini non vuole commentare, mentre per Giorgio Merlo, Pd, più che le primarie il nodo vero è la politica e sulla stessa linea i Verdi, che invitano a discutere di programmi. Quanto al presidente di “Moderati e Popolari”, Antonio Buccoliero, la dichiariazione di Vendola è una exit strategy per “svincolarsi dalla Regione e dalle promesse fatte ai pugliesi. Promesse che, come appare chiaro, non potrà mantenere né ora né mai”. Vendola ha dichiarato di essere “una minaccia per la cattiva politica” ed è evidente, dalle reazioni, che questa prassi non virtuosa è diffusa sia destra che a sinistra. “Tremonti parla di un’Italia che non c’è – ha detto ancora Vendola – l’Italia è a forte rischio di coesione, perde il suo racconto civile, celebra nella mestizia i suoi 150 anni. Abbiamo bisogno di chiudere questa esperienza, di liquidare il berlusconismo e tornare alle urne”. Molti sono d’accordo con lui e cioè con “la riappropriazione, da parte di un popolo, delle scelte fondamentali che riguardano una politica che deve rompere gli steccati e non avere paura della cittadinanza e delle persone in carne ed ossa”.
Carlo Di Stanislao
…Chi combatte può perdere, chi non combatte ha già perso!
FORZA Nichi! Inizia col sbaragliare almeno quella massa di generali senza esercito di cui è fatto l’attuale centro-sinistra.
Poi sarà tutto più facile…