Il fenomeno brunch non va in vacanza e diventa l’ancora di salvezza per chi trascorre l’estate a Milano: 1 locale su 2, infatti, lo fa anche durante i mesi estivi. E sono sempre di piu’ i “brunchisti accaldati” in giro per la citta’ alla ricerca di “oasi-brunch” nel deserto cittadino. Weekend bollente a Milano, il termometro segna 40 gradi e chi puo’ scappa dalla citta’. Chi invece e’ costretto a rimanere, come puo’ sopravvivere ai giorni di fuoco? Ecco, dunque, che il brunch anche d’estate diventa il nuovo modo per superare l’afa del fine settimana nella citta’ meneghina, per 7 intervistati su 10. I locali milanesi si attrezzano ed organizzano il brunch anche per i torridi weekend estivi (53%), adattando il buffet con alimenti estivi (68%) e prediligendo le bevande al cibo (57%). Ma perche’ fare il brunch in questi giorni di caldo? Due le parole d’ordine: “Aria condizionata”, che ti permette di stare un po’ al fresco e uscire per qualche ora di casa, e “Socializzazione”, il brunch diventa una delle poche occasioni, infatti, in cui poter incontrare gente a Milano durante i desolanti fine settimana d’estate. Diverse le attrazioni e le opzioni: dal brunch dedicato ai turisti (33%) agli spettacolini di cabaret o i giochi di gruppo per le famiglie (31%), fino ai concertini di musica dal vivo (41%). Ma chi e’ il “brunchista accaldato” milanese? C’e’ lo “Stacanovista” che non puo’ fare a meno di lavorare anche in estate (37%), il “Single”, per cui il brunch e’ l’unico posto dove poter incontrare qualcuno durante i weekend estivi (19%), il “Turista per caso”, che lo fa per pianificare il tour giornaliero della citta’ (13%) e “L’allegra famiglia”, che lo vive come un modo per trascorrere qualche ora assieme e in allegria (28%).
E’ quanto emerge da un’inchiesta promossa da Meta Comunicazione, condotta su 100 titolari di locali, sulle tendenze e le novita’ per superare il caldo torrido dell’estate milanese. Dagli anni ’70 ad oggi ha conquistato Milano anche d’estate. E con il caldo cambia il buffet, aumentano gli intrattenimenti, variano gli orari e la durata
Il brunch, moda nata negli Stati uniti intorno agli anni ’70, grazie a Nescafe’, ideatore e portavoce della tendenza in Italia, ha trovato anche nel nostro Paese un riscontro tale da diventare un fenomeno di costume trasversale che ha gia’ conquistato tutti i locali nei mesi invernali. Con l’ondata di caldo e afa, a Milano il brunch si afferma anche come appuntamento fisso dei weekend estivi in citta’. Ma quanti sono i locali ad organizzarlo durante la bella stagione? Il 53% degli intervistati afferma di farlo per tutti i mesi estivi, mentre 3 locali su 10 lo organizzano solamente nel mese di luglio e nella prima settimana di agosto, prima che la citta’ si svuoti definitivamente. Solo il 7% dei locali, infine, reputa sconveniente continuare a proporre ai propri clienti il brunch. Ma perche’, nonostante ci sia meno gente a Milano, i locali continuano a fare il brunch anche in estate? La prima causa e’ che la gente che rimane in citta’ durante i weekend non sa dove andare (71%). Inoltre, non si vuole deludere la clientela fissa (53%), come afferma il titolare dell’Antica Osteria Stendhal: “Non si possono deludere gli aficionados che tutto l’anno frequentano il tuo locale”. Un altro aspetto da non trascurare sono i tanti turisti per cui il brunch diventa un momento di ristoro e di pausa dal tour cittadino (47%). “Un fenomeno che cavalcano molti locali – afferma Salvatore Ferrara, responsabile del ristorante dello Sheraton Majestic – che in estate hanno una clientela caratterizzata da manager e imprenditori dai 35 anni in su e un numero significativo di turisti”.
Quali le differenze della versione estiva del brunch rispetto a quella invernale? Innanzitutto il buffet: pia tti freddi e frutta sono i protagonisti della tavola (68%), aumenta la varieta’ di bevande analcoliche (55%) e ci si cimenta di piu’ con composizioni di piatti creativi e colorati (46%). Ma in estate a Milano c’e’ anche chi decide di organizzare il brunch dedicato totalmente ai turisti (33%), con le tipiche ricette della cucina italiana oppure a tema ma solamente su ordinazione. Come il caso del noto locale milanese Deseo. In 3 locali su 10, invece, sono gli intrattenimenti a renderlo speciale: dagli spettacolini di cabaret ai giochi di gruppo, sino ai concertini di musica dal vivo (41%). Pochi e rari, invece, gli sconti (16%) o i gadget in regalo (9%). Cio’ che viene mantenuto inalterato tutto l’anno e’ invece l’orario di inizio e di fine del brunch (51%), anche se alcuni locali preferiscono incominciare dopo per farlo durare di piu’ (33%). “Il brunch, anche nel periodo estivo, si caratterizza per alcuni elementi che non possono mancare e che accomunano tutti i locali che aspirano ad avere una certa immagine – afferma ancora Salvatore Ferrara – Ispirandosi al modello inglese, protagonista indiscusso e’ il caffe’ lungo tipico anglosassone che Nescafe’, marchio di fabbrica del brunch italiano, ha diffuso nel nostro Paese. Inoltre i locali piu’ esclusivi mettono a disposizione del cliente un vero e proprio kit da brunch, dalle tazze particolari alle posate alternative, utilizzato e apprezzato da chi ha un differente modo di pensare ed e’ sempre alla ricerca di nuovi stimoli in un ambiente internazionale”.
Dallo “Stacanovista” a “L’allegra famiglia”, dal “Fedelissimo” al “Turista per caso”: ecco le tribu’ del “brunchista accaldato” che fa del brunch l’appuntamento ideale della domenica mattina d’estate a Milano
Ma chi e’ il popolo estivo del brunch? Emergono diversi modi di vivere e interpretare il brunch in estate. Dallo “Stacanovista”, frequentatore sempre dello stesso posto (36%), cioe’ il locale piu’ vicino all’ufficio, considera il brunch come il lavoro, un’attivita’ scientifica da svolgere (44%), durante la quale parlare di lavoro col collega (41%), per circa 15-30 minuti, il tempo massimo che puo’ “perdere” (31%). Il brunch, pero’, non e’ solo un appuntamento da vivere tra amici. “L’allegra famiglia” infatti va alla ricerca del locale che garantisce il prezzo piu’ basso (45%) e considera il brunch come un momento di svago e divertimento (68%), rimanendo nel locale finche’ si puo’ (47%) scherzando e giocando in gruppo (56%). Il “Single”, invece, vive il brunch come l’unico posto in cui poter incontrar qualcuno durante i weekend estivi (43%): e’ un appuntamento “necessario” per la riuscita della domenica (52%), che altrimenti trascorre da solo davanti alla tv (59%). Un’abitudine a cui dedica fino a tre ore della sua giornata (25%), durante le quali conosce nuova gente con cui, magari, passare anche la serata (38%). Infine, c’e’ il “Turista per caso” che considera il brunch un appuntamento ideale per elaborare l’itinerario dei luoghi da visitare durante la giornata (49%): il locale diviene cosi’ un posto dove riposare per ritrovare le energie (44%) e in cui trascorrere da una a due ore per pianificare i prossimi spostamenti (52%).
Valerio L’Abbate
Lascia un commento